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Venerdì, 29 Marzo 2024
il prospetto previdenziale

Pensioni, un anno con Quota 41 per evitare lo scalone a 50mila persone

Esclusi gli incentivi per chi rinuncia alla pensione. Il sottosegretario al ministero del Lavoro spiega le intenzioni del governo

A gennaio non si tornerà pienamente alla legge Fornero: il rinnovo di Quota 41 permetterà di andare in pensione a 61 o 62 anni di età. Ma sarà una soluzione per il solo 2023. Lo spiega Claudio Durigon, sottosegretario leghista al Lavoro, in una intervista a Repubblica dove parla di una "misura ponte" verso la riforma organica del sistema previdenziale in programma per il 2023. "Spenderemo meno di 1 miliardo per agevolare 40-50 mila lavoratori - spiega Durigon - Pensavamo anche a un bonus per chi resta a lavorare, ma la prudenza di bilancio ci induce a rinunciare". Quindi salta il ventilato incentivo del 10% dello stipendio per chi decide di restare al lavoro nonostante abbia raggiunto i requisiti previdenziali. 

"In manovra - precisa - metteremo una formula che evita lo scalone di gennaio per un gruppo di lavoratori. Quota 41 ci sarà e questo è importante: la stiamo studiando nei dettagli con la ministra del Lavoro". 

Pertanto ci sarà un replay di una misura tampone che sostituisce temporaneamente la legge Fornero. Ape Sociale e Opzione Donna saranno "prorogate per un altro anno perché siamo in una fase transitoria" spiega ancora Durigon che annuncia i cardini della riforma delle pensioni voluta dal centrodestra: "Ristruttureremo tutto quello che c'è".

Cantiere previdenziale in standby, queste settimane sono impegnative a via XX settembre con i tecnici del ministero del lavoro impegnati nello scrivere la manovra di bilancio da 30 miliardi: la maggior parte delle spese saranno utilizzate per calmierare i rincari energetici (21 miliardi) mentre almeno 3,5 miliardi servono per prorogare il taglio di due punti del costo del lavoro deciso dal governo Draghi per i lavoratori dipendenti fino a 35 mila euro di reddito. Sul taglio del cuneo fiscale spiega Durigon: "Vogliamo arrivare a cinque punti in meno nel quinquennio. Per ora ragioniamo sui due punti. Ma non abbiamo deciso se fermarci ai 35 mila euro di reddito dei lavoratori, come ha fatto Draghi, o andare più su. E valutiamo se dare una parte del risparmio, nella misura di un terzo, anche alle imprese. Dipende dalle risorse a disposizione e dall`impatto sui lavoratori: non deve essere irrisorio. La priorità restano in ogni caso le bollette".

Ecco che al capitolo pensioni verrà destinato meno di 1 miliardo. I margini di manovra sono ristretti anche per il meccanismo di indicizzazione delle pensioni in base all'inflazione che aumenterà la spesa pensionistica di 50 miliardi nei prossimi tre anni. D'altronde, le parole del Ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti usate durante l'audizione alla Camera dei Deputati sono state di "prudenza e responsabilità". 

Pensioni, quanto aumentano dal 1º gennaio 2023 

Cosa succederà quindi: 

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