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Sabato, 9 Dicembre 2023
Economia

Pensioni, c'è una novità importante sull'assegno in pagamento a gennaio

L'Inps ha fatto sapere che alle pensioni di gennaio non è stato possibile applicare la normativa sul sistema di rivalutazione approvata con la legge di bilancio. Ecco cosa cambia

A gennaio 2019 cambiano gli importi dell'assegno pensionistico. Come abbiamo spiegato più volte, tutte le pensioni subiranno un leggero aumento per adeguarsi al tasso di inflazione stimato dall'ISTAT. In poche parole, se il costo della vita aumenta, anche l'importo della pensione deve aumentare di pari passo. Nei giorni scorsi sul tema ci sono state molte polemiche: nella legge di stabilità il governo ha infatti deciso di non rivalutare al 100% i trattamenti superiori ai 1522 euro lordi. Ma c'è un'alta notizia che forse non farà piacere a molti pensionati. 

L'Inps ha infatti annunciato che alle pensioni in pagamento nel prossimo mese di gennaio non è stato possibile applicare la normativa sul sistema di rivalutazione delle pensioni introdotto dalla Legge di stabilità 2019 oggi approvata dal Parlamento.

E così, si legge in una nota dell'istituto di previdenza,  per assicurare sin dalla mensilità di gennaio 2019 il pagamento dell'importo di pensione rivalutato, come avviene ogni anno, l'Inps haprovveduto ad elaborare gli importi delle pensioni 'rinnovate' entro il mese di novembre 2018, applicando la legislazione a quel momento vigente (L. 388 del 2000).

La legge citata dall'Inps dispone che la rivalutazione si applica per intero solo sulle pensioni entro tre volte il minimo; per le fasce di importo comprese tra il triplo ed il quintuplo del minimo la percentuale di aumento è ridotta al 90%; per le fasce d’importo eccedenti il quintuplo del minimo la percentuale di aumento è ridotta al 75%.

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In sostanza per chi ha un assegno compreso tra le tre e le cinque volte il trattamento minimo, a gennaio l'aumento sarà minore di quello prevista dalla legge di stabilità 2019. La normativa introdotta dal governo gialloverde prevede infatti una rivalutazione del 97% per i trattamenti compresi tra 3 e 4 volte il minimo, mentre per gli importi compresi tra 4 e 5 volte il trattamento minimo sarà del 77%. Per quanto riguarda le pensioni più alte, la legge di stabilità stabilisce i seguenti criteri di rivalutazione. 

52% per gli importi compresi tra 5 e 6 volte il trattamento minimo.

47% per gli importi compresi tra 6 e 8 volte il trattamento minimo.

45% per gli importi compresi tra 8 e 9 volte il trattamento minimo.

40% per gli importi superiori a 9 volte il trattamento minimo.

A febbraio le cose dovrebbero comunque tornare a posto. L'Inps ha fatto sapere che dopo la pubblicazione della Legge di bilancio per il 2019 in Gazzetta Ufficiale, s'illustreranno le modifiche apportate dalla nuova normativa e si descriveranno le relative modalità di attuazione e i tempi per i conguagli.

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