La pensione a 67 anni comporta uno slittamento di cinque mesi nell'accesso all'Ape sociale e a quello volontario. Come ricorda il portale La Legge Per Tutti, l'anticipo pensionistico infatti "non può essere richiesto se mancano più di 3 anni e 7 mesi alla maturazione di requisiti per la pensione", quindi non si può chiedere prima del compimento di 63 anni e 5 mesi d'età, sia per l'Ape sociale (quella cioè a carico dello Stato) sia per l'Ape volontario (ottenuto grazie a un prestito bancario). 

Nel ricordare l'inasprimento dei requisiti per poter andare prima in pensione, il portale spiega anche che però questo va di pari passo con l'ampliamento della platea di chi potrà accedere all'Ape social: 4 nuove categorie di addetti a lavori gravosi, insieme a disoccupati a seguito di contratto a termine e ai disoccupati che non hanno beneficiato della Naspi, potranno infatti beneficiare dell'anticipo pensionistico a carico dello stato. 

Per quanto riguarda invece le donne con figli, il cosiddetto Ape Rosa, è previsto uno sconto sino a due anni di contributi. "Queste novità, contenute nella legge di Bilancio 2018, si sommano poi alle nuove circolari Inps, che consentono di estendere l’Ape social ai rioccupati per non più di 6 mesi e a chi possiede contributi esteri", ricorda il sito.

Le nuove circolari Inps sono già operative, mentre per le novità contenute nella legge di Bilancio 2018 bisognerà aspettare l'ok da parte della Commissione Bilancio della Camera e poi la terza e ultima lettura del senato. Già operativo è anche l'aumento del requisito per l'accesso a tutti gli anticipi pensionistici a 63 anni e 5 mesi.