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Sabato, 20 Aprile 2024
Economia

Riforma pensioni del governo: il ricalcolo ridurrà il nuovo assegno di anzianità?

Prosegue la discussione sulla riforma delle pensioni del governo M5s-Lega. Perché il ricalcolo delle pensioni riduce il nuovo assegno di anzianità: lo spiega oggi IlSole24Ore

"Smonteremo la legge Fornero pezzetto per pezzetto". Matteo Salvini, con fermezza, anche oggi ha ribadito l'impegno del nuovo governo M5s-Lega in tema di pensioni. Cosa succederà? Partiamo dalle certezze. L'impianto della riforma delle pensioni sembra ormai confermato: potrà lasciare il lavoro chi, tra contributi ed età, raggiunge il quoziente 100, ovvero 64 anni di età e 36 di contributi. Chi ha versato almeno 41 anni e 6 mesi di contributi potrà invece andare in pensione a prescindere dall’età anagrafica. Rimane tuttavia l'incertezza sui costi e sulle coperture. Secondo il governo "gialloverde", una riforma del genere costerebbe circa 5 miliardi l’anno, ma si tratta di una stima molto ottimistica.

"Smonteremo la Fornero pezzetto per pezzetto". Ma sulle pensioni la beffa è dietro l'angolo

Sul progetto di riforma delle pensioni targato M5s-Lega, oggi IlSole24Ore solleva alcuni interrogativi su possibili problemi di equità da risolvere. Prima di arrivare alle nuove anzianità targate "quota 100" (con un minimo di 64 anni e non più di 3 anni di contribuzione figurativa), o "quota 41" a prescindere dall’età anagrafica, bisogna per esempio decidere se le future pensioni a requisiti ridotti saranno ricalcolate o meno con il "contributivo" ragguagliato ai coefficienti di trasformazione a 64 anni.

"Attenzione alla quota 100 con sistema contributivo: la pensione sarà bassina" 

Secondo IlSole24Ore, proprio quest'ultima opzione, infatti, che prevede una penalizzazione sull’assegno finale, rientra nello schema messo a punto dagli esperti della Lega, un meccanismo che potrebbe garantire il rispetto del target dei 5 miliardi l’anno di maggiore spesa previdenziale annunciata.

Secondo Alberto Brambilla, che nel toto-nomine è in corsa per un posto di vice-ministro al Lavoro, il penalty non sarebbe per tutti: i lavoratori che hanno avuto carriere piatte e senza aumenti retributivi negli ultimi anni (situazione assai diffusa dal 2008 in poi) non subirebbero quasi alcuna perdita, mentre una sensibile riduzione potrebbe arrivare per chi ha beneficiato di aumenti salariali (fino al 9-10% per un 64enne con oltre 20 anni di contributi).

L'accordo tra Lega e Movimento 5 stelle sul meccanismo per il superamento della legge Fornero dovrebbe comprendere anche questo ricalcolo, ma dai pentastellati non è mai arrivato un esplicito via libera.

Pensioni, lavori usuranti e requisiti: tutti i dubbi sulla "Quota 100" 

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