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Lunedì, 29 Maggio 2023
Previdenza

Pensioni, a gennaio 2022 scatta la rivalutazione: ecco gli aumenti

Per i trattamenti fino a 4 volte il minimo gli importi dovrebbero salire dell'1,7%. Le stime

Dal 1° gennaio 2022 scattano gli adeguamenti delle pensioni all'inflazione. Dovrebbe infatti tornare in vigore il meccanismo che garantisce la rivalutazione degli assegni all'inflazione sulla base dell'indice medio dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati. Gli indici mensili, la media annuale e la percentuale di variazione sono calcolati dall'Istat che li comunica al Ministero dell'economia. Il decreto 17 novembre, pubblicato nelle scorse ore in Gazzetta Ufficiale, stabilisce che "la percentuale di variazione per il calcolo della perequazione delle pensioni per l'anno 2021" sia "determinata in misura pari a +1,7 dal 1° gennaio 2022, salvo conguaglio da effettuarsi in sede di perequazione per l'anno successivo".

Aumentano le pensioni: tutti i nuovi importi del 2022

Nel 2022 le pensioni tornano ad aumentare

Che cosa cambierà dunque? Intanto va detto che dal 2022, in assenza di correttivi, si tornerà ai tre "scaglioni Prodi", molto più ricchi per i pensionati. Senza addentrarci troppo in tecnicismi, basterà dire che con questo meccanismo si attua una rivalutazione piena al 100% per le persone fino a 4 volte il minimo (ovvero 2.062 euro lordi), al 90% sulla quota di pensione tra quattro e cinque volte il minimo (fascia tra 2.062 e 2.577,90 euro) e del 75% sulle pensioni oltre cinque volte la quota minima.

In pratica, per la fascia con indice di perequazione al 90% la rivalutazione effettiva sarà dell'1,5% circa, mentre per chi ha una pensione superiore ai 2577,90 euro il coefficiente scenderà all'1,275%.

A meno che il governo non decida di cambiare le carte in tavola, nel 2022 le pensioni torneranno a crescere. Secondo le stime del prof. Renzo Boninsegna (pubblicate dal sindacato Snals Verona) per una pensione di 1.000 euro lordi la rivalutazione sarà pari a 13,09 euro netti. Con 1.500 euro di pensione l'importo salirà a 18,62 euro netti e diventerà di 25,9 euro per chi ha un trattamento di 2.500 euro (l'importo mensile lordo può essere ricavato dal cedolino della pensione).

pensioni 2022-2

I pensionati beneficeranno ovviamente anche della riduzione delle aliquote Irpef (di cui abbiamo già parlato ampiamente) e che prevedono vantaggi fiscali soprattutto, ma non solo, per i contribuenti con redditi compresi tra 35mila e 50mila euro annui (qui tutti i dettagli).

Nel 2022 cambieranno anche i requisiti per l'uscita anticipata dal lavoro. Sembra ormai scontata l'approvazione di Quota 102 che prevede la possibilità di andare in pensione con almeno 64 anni d'età e 38 di contribuzione. Le principali modifiche per il 2022 riguarderanno un ulteriore allargamento alle donne e a nuove mansioni gravose del perimetro dell’Anticipo pensionistico sociale (Ape sociale) e di quello per le uscite anticipate dei dipendenti delle Pmi, che al momento è limitato a quelle in crisi. 

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