Sulle pensioni ci sono buone notizie
Nel prossimo biennio non ci sarà nessun incremento legato all'aspettativa di vita: l'età pensionabile tornerà a salire solo nel 2023
Buone notizie per i pensionati, o meglio per chi spera di andare in pensione nei prossimi due anni dopo tanti anni di contributi versati. Per il prossimo biennio infatti i requisiti legati all’età resteranno bloccati. Non ci sarà dunque nessun ulteriore incremento dei requisiti legati alla speranza di vita.
Pensioni, dal 2023 l'età per andare in pensione torna a salire
Solo a partire dal 2023, l’età per andare in pensione tornerà a salire adeguandosi per attestarsi (almeno stando alle stime ) a 67 anni e tre mesi. La legge attualmente in vigore stabilisce infatti che l’età a cui si va in pensione subisca un’incremento di 3 mesi ogni 2 anni. L’ultimo incremento, che sarebbe dovuto scattare proprio a partire dal 2021, è stato bloccato da un decreto come ha confermato di recente anche l’Inps in una circolare.
Non c'è solo la pensione di vecchiaia
Considerando gli adeguamenti agli incrementi della speranza di vita già intervenuti, l’età minima per ottenere la pensione di vecchiaia resta dunque quella dei 67 anni. Ovviamente esistono anche diverse possibilità per ritirarsi dal lavoro in anticipo. A partire da Quota 100 che prevede il diritto alla pensione per chi ha 62 anni di età e 38 anni di contributi, senza dimenticare pensione anticipata, Ape Sociale e Opzione Donna. Se Quota 100 si avvia verso la scadenza (il prossimo sarà l’ultimo anno in cui è in vigore), i futuri pensionati potranno quasi certamente contare sulle altre misure elencate sopra. Senza contare che proprio Quota 100 verrà a breve sostituita con un'altra riforma che promette comunque margini di flessibilità.