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Martedì, 23 Aprile 2024
Economia

Pensioni, l'Inps smentisce la 'bufala dei 200 giorni': "Nessuna differenza con i calcoli del Miur"

E' arrivato il chiarimento dell'Istituto di Previdenza: "Notizia priva di fondamento". Ecco la spiegazione

L'Inps ha voluto togliere ogni dubbio ai contribuenti, smentendo la notizia di "potenziali differenze di circa '200 giorni'" nel calcolo  dell'Istituto di Previdenza e del Miur per il diritto alla pensione. "Quest'anno -riferisce l'Isituto- sono pervenute oltre 41.000  domande di cessazione, con un aumento delle richieste di collocamento  a riposo di oltre il 30% rispetto all'anno precedente. L'Inps ha certificato il riconoscimento del diritto a pensione, con decorrenza  dal prossimo 1° settembre, per oltre 36.700 persone, mentre per le  restanti 4.600, in linea con la percentuale dello scorso anno, tale  diritto non è stato al momento riconosciuto".

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  "Per queste ultime posizioni l'Istituto, in stretta collaborazione con i competenti uffici ministeriali, sta provvedendo ad ulteriori  approfondimenti" segnala l'Inps nella nota aggiungendo che "gli esiti  delle verifiche sono stati comunicati al Miur, tramite invii dei files contenenti gli elenchi, a partire dal 30 aprile scorso, con  contestuale aggiornamento sulle lavorazioni via via effettuate dalle  strutture territoriali dell'Istituto".

L'Inps chiarisce ancora che "con riferimento alle notizie di stampa riguardanti le presunte diverse modalità di calcolo, si precisa che  l'Istituto ha da sempre adottato il criterio dell'anno commerciale per la verifica del diritto a pensione. L'eventuale differente modalità di calcolo adottata dal Ministero in ogni caso può comportare esclusivamente limitate differenze con riferimento ai periodi  pre-ruolo, riconosciuti con provvedimenti di competenza del Miur e,  pertanto, il riferimento a potenziali differenze di circa '200 giorni' è da ritenersi destituito di ogni fondamento".

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L'Inps evidenzia "che il passaggio dell'attività di certificazione, garantendo la piena certezza del diritto, assicura la  coerenza tra diritto verificato in anticipo e diritto in sede di  liquidazione della pensione, superando il problema dei disallineamenti che si sono verificato negli scorsi anni".

L'Istituto infine riferisce che "questa mattina il direttore generale dell'Inps, Gabriella Di Michele, ha incontrato i sindacati della  scuola, ai quali ha illustrato tutta l'attività posta in essere,  testimoniando la grande attenzione e considerazione con cui la vicenda è seguita dall'Istituto".

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