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Venerdì, 29 Marzo 2024
Economia

Pensioni, arriva la tredicesima: occhio alle date (non le stesse per tutti)

Pensioni dicembre 2018: tra pochi giorni arriva la tredicesima, oltre al "solito" assegno. Per ritirarla, alcuni pensionati dovranno aspettare due giorni in più. E attenzione alle buste arancioni: l'Inps le invierà entro fine anno a circa un milione di lavoratori

Una bella boccata d'ossigeno, un sospiro di sollievo. Il mese di dicembre 2018, come ogni ultimo mese dell'anno, sarà generoso per i pensionati italiani: arriva la tredicesima, anche detta gratifica natalizia. Ricordiamo che per i pensionati valgono le stesse regole in vigore per i lavoratori: se il titolare della prestazione non è andato in pensione ad inizio anno, percepirà solo quei ratei relativi ai mesi di pensionamento effettivo. In altre parole, per i pensionati usciti dal lavoro dopo gennaio 2018, la tredicesima verrà composta soltanto per i mesi relativi all'effettivo pensionamento. Per esempio, un lavoratore andato in pensione a giugno percepirà una tredicesima inferiore a quella di uno uscito dal lavoro a febbraio.

Pensioni, quando arriva la tredicesima a dicembre 2018

Quando arriva la tredicesima 2018? Per il mese di dicembre, chi ritira l'assegno presso il proprio istituto di credito dovrà aspettare qualche giorno in più. La normativa indica infatti il primo giorno bancabile del mese come data di accredito della pensione. A dicembre, per quanto riguarda gli istituti di credito, il primo giorno bancabile sarà però lunedì 3. Nessun "ritardo" invece per chi ritira l'assegno alle Poste: in questo caso la pensione verrà erogata già da sabato 1° dicembre, perché gli uffici postali sono aperti di sabato. Come spiega l'Inps, la differenza "è dovuta all’apertura di sabato degli Uffici postali, condizione che consente alle Poste di poter operare un giorno in più a settimana rispetto alle banche".

Quanto prenderò di pensione? Lo svela il simulatore online

Ricordiamo, infine, che entro la fine del 2018 l'Inps - come annunciato dal presidente Tito Boeri - invierà circa un milione di buste arancioni con l'estratto contributivo ad altrettanti lavoratori: all'interno di esse, i lavoratori troveranno la simulazione dell'importo della pensione futura sulla base di quanto fino ad oggi versato, della retribuzione attesa e della data di uscita dal lavoro. Grazie al servizio online dell'Inps 'La mia pensione' (qui il link), i lavoratori possono simulare quella che sarà presumibilmente la pensione che riceveranno una volta terminata l'attività lavorativa. Il calcolo della pensione tiene conto della normativa attualmente in vigore e si basa su tre fondamentali elementi: l’età, la storia lavorativa e la retribuzione/reddito.

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