Pensioni, Boeri blinda la Riforma: "Impossibile abolire la Fornero, alluvione di tasse"
Il presidente dell'Inps Tito Boeri stima in 85 miliardi il maggior indebitamento per il sistema pensionistico se, come proposto da alcuni partiti politici, l'attuale regime previdenziale dovesse essere revisionato allargando la platea e importo degli assegni
Distinguere tra promesse elettorali e sparate pubblicitarie: una tara necessaria in vista delle elezioni politiche del prossimo 4 marzo e a far una doccia di realtà ai partiti politici ci ha pensato il presidente dell'Inps Tito Boeri che ha messo una pietra tombale su molte illazioni sull'ipotesi di riforma della Legge Fornero.
Ripristinare il regime pensionistico precendere alla riforma Fornero porterebbe ad un contraccolpo sui conti pubblici davvero difficile da sostenere.
Pensioni, impossibile abolire la Fornero
Il presidente dell'Inps Tito Boeri stima in 85 miliardi il maggior indebitamento per il sistema pensionistico se, come proposto da alcuni partiti politici, l'attuale regime che ha innalzato i parametri per il pensionamento dovesse essere revisionato allargando la platea dei beneficiari e innalzando l'importo degli assegni.
"Avrebbe effetti sul debito pensionistico attorno ai 5 punti di Pil, i costi della modifica si attesteranno inizialmente a 14 miliardi per poi salire, a regime, ai 24 miliardi".
Pensioni, come cambiare la legge Fornero
"C'è molta pubblicità ingannevole - spiega Tito Boeri - abolire la legge Fornero non è possibile, ci sono già molte persone che hanno dovuto ritardare di anni l'età pensionabile. E' possibile reintrodurre i requisiti contributivi ed anagrafici ante la riforma Fornero, cioè 40 anni di contributi e quota 98".
"Abbiamo valutato anche la proposta di introdurre il requisito di 41 anni e quota 100 per i lavoratori dipendenti, 101 per gli autonomi: questa opzione avrebbe effetti sul debito pensionistico pari a circa 6 punti di pil".
Pensioni, riformare la Fornero porterà più tasse
Boeri ha fatto notare che una maggiore spesa previdenziale si tradurrebbe in aggravio fiscale per i contribuenti: "significherebbe più tasse"; per questo ha espresso l'opinione che nei Paesi ad alto debito come l'Italia, "dovrebbe essere prassi" che i partiti presentino proposte compatibili con i conti dello Stato e compiano delle analisi approfondite anche servendosi di istituti come l'ufficio parlamentare di bilancio.
Corte Conti: "Impossibile far cresce debito pubblico"
Il ricorso ad un aumento del deficit pubblico è stato escluso anche dalla Corte dei Conti. Il presidente della magistratura contabile Angelo Buscema, in occasione della cerimonia del suo insediamento e dell'inaugurazione dell'anno giudiziario ha tracciato un quadro preoccupante per la tenuta dei conti pubblici. "Il quadro attuale della finanza pubblica ci indica come non sia più praticabile il percorso che, per assicurare i necessari livelli di servizi alla collettività, faccia ricorso a un'ulteriore crescita del debito pubblico".
"Una via preclusa non tanto dagli obblighi che ci provengono dall'esterno, dagli accordi europei, quanto piuttosto dal rispetto di un maggior equilibrio intergenerazionale nella ripartizione degli oneri".
E proprio agli oneri europei fa riferimento l'Ufficio Parlamentare di Bilancio che nel Focus sulla situazione della finanza pubblica italiana mette in allarme sulla tenuta del rapporto tra debito e Pil 201
"La riduzione del rapporto debito/PIL prevista dal Governo per il 2017 (al 131,6%) potrebbe essere a rischio, qualora Eurostat richiedesse l'inclusione nel debito delle garanzie concesse dallo Stato nell'ambito degli interventi per la salvaguardia del sistema bancario".
Bonus mamma esteso alle straniere: costa 18 milioni di euro
Il bonus mamma sarà erogato anche alle lavoratrici straniere con permesso di soggiorno a scadenza. Lo ha riferito il presidente dell'Inps, Tito Boeri, precisando che l'estensione costerà, secondo stime Inps, 18 milioni di euro.
"Le nascite da donne straniere sono circa il 5% del totale, pari a 24.500. Le mamme che hanno presentato domanda che non è stata accolta, possono ora chiedere il riesame". Lo ha affermato Boeri al margine della presentazione del simulatore sull'Ape volontaria.