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Venerdì, 29 Marzo 2024
Economia Italia

Pensioni, quattordicesima, Ape e lavori usuranti: cosa dice davvero la legge di bilancio

La manovra presentata dal Governo stanzia misure per interventi sulle pensioni per circa 1,8 miliardi nel 2017. Ecco cosa cambia per quattordicesime e accesso al sistema previdenziale. L'anticipo pensionistico in forse "previa verifica impatto su finanze"

Il Governo Renzi guarda alle pensioni con uno stanziamento di quasi due miliardi inseriti nella manovra di bilancio per il 2017: uno stanziamento per l'aumento e l'estensione delle quattordicesime, anticipo previdenziale (il cosidetto Ape) e agevolazioni per i lavoratori precoci. Ecco i dettagli del piano per la prima volta non dalle slide esposte da Palazzo Chigi ma da come si legge nelle tabelle allegate al documento programmatico di bilancio consegnato alla Commissione Europea.

QUATTORDICESIME. Tra le misure indicate, l'aumento del 30% dell'importo della quattordicesima per i pensionati con reddito fino a 1,5 volte il trattamento mensile (750 euro) e l'estensione della quattordicesima "nel suo importo originario ai pensionati con reddito compreso tra 1,5 volte il trattamento mensile e 2 volte il trattamento mensile (tra 750 euro e 1.000)". Confermato poi l'incremento della no tax area per i pensionati.

Previste poi "agevolazioni per l'accesso al pensionamento per i lavoratori con anzianità contributive in più gestioni prevedendo il cumulo dei periodi assicurativi senza oneri aggiuntivi per gli stessi", "potenziamento delle agevolazioni per l'accesso al pensionamento dei lavoratori sottoposti ai lavori usuranti. Il beneficio è riconosciuto nell'ambito di risorse programmate".

Agevolazioni anche per l'accesso al pensionamento dei lavoratori precoci (con almeno 1 anno di lavoro effettivo prima dei 19 anni) prevedendo "una riduzione del requisito contributivo indipendente dall'età anagrafica di 1 anno e 10 mesi per gli uomini e di 10 mesi per le donne (per le donne già a normativa vigente il requisito contributivo è inferiore di 1 anno a quello degli uomini)". Tale riduzione è limitata a determinate categorie (disoccupati senza ammortizzatori sociali, lavoratori con invalidità superiore al 74%, soggetti dediti all'assistenza di congiunto con handicap grave, lavoratori dediti ad attività usuranti e/o particolarmente gravose come definite da specifiche disposizioni). Il beneficio "è riconosciuto nell'ambito di risorse programmate".

LE SPERIMENTAZIONI. Inoltre, "in via sperimentale, dal primo maggio 2017 al 31 dicembre 2018 per soggetti in condizioni particolari (disoccupati senza ammortizzatori sociali, lavoratori con invalidità superiore al 74%, soggetti dediti all'assistenza di congiunto con handicap grave, se in possesso di anzianità contributiva non inferiore a 30 anni di contributi, lavoratori dediti ad attività particolarmente gravose come definite da specifiche disposizioni, se in possesso di anzianità contributiva non inferiore a 36 anni di contributi) la possibilità di conseguire una prestazione assistenziale non superiore a 1.500 euro mensili di accompagno alla pensione se di età non inferiore a 63 anni".

L'APE RESTA IN FORSE. E' inoltre previsto, sottoposto alla previa verifica delle autorità statistiche circa l'assenza di impatto sulle finanze pubbliche, un "meccanismo sperimentale di prestito a garanzia pensionistica per i soggetti con 63 anni e un'anzianità contributiva minima di 20 anni".

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