rotate-mobile
Sabato, 20 Aprile 2024
Economia

Pensioni, il piano di Di Maio per superare la Fornero

Il vicepremier vuole dare battaglia in Ue per finanziare la Quota 100. Pronti i tagli a vitalizi e pensioni d'oro: ma il tesoretto non basterà ad aumentare le minime. E intanto arriva l'altolà della Corte dei Conti ad ulteriori revisioni dell'attuale legge

Di Maio rilancia il suo ambizioso piano sulle pensioni: dare una spallata alla legge Fornero (con l’introduzione della Quota 100) e aumentare le minime a 780 euro. Il problema com’è noto sono le coperture: per quanto riguarda le pensioni di cittadinanza almeno una parte dei soldi dovrebbe arrivare dai tagli agli assegni più alti, le così dette pensioni d’oro, che verranno ricalcolate con il metodo contributivo.

Oggi a UnoMattina il vicepremier ha finalmente sciolto gli ultimi nodi, spiegando che la sforbiciata riguarderà anche le pensioni "sopra i 4.000 euro, per coloro che non hanno versato i contributi a sufficienza". Di Maio ha detto che il provvedimento è già pronto e arriverà dopo il taglio dei vitalizi. "L'obiettivo è quello di tagliare le pensioni d'oro per ridare alle minime", ha spiegato il ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico. 

Pensioni, ultime notizie: i conti non tornano

Secondo Il Sole 24 Ore però i conti non tornano: portare le pensioni minime a 780 euro (ma la cifra potrebbe aumentare fin sopra i mille euro a seconda dei familiari a carico) avrebbe un costo di circa 4 miliardi di euro. Ma il conto salirebbe ulteriormente (e non di poco) se si aumentasse l’assegno a tutti coloro che percepiscono meno di 780 euro. E le coperture? Itinerari Previdenziali ha stimato in circa 120 milioni i risparmi garantiti dal taglio delle pensioni sopra i 4mila euro. Anche a voler essere più ottimisti (ci sono stime che ipotizzano risparmi superiori) è chiaro che stiamo parlando di ordini di grandezza diversi. 

Flat tax e pensioni: Di Maio pronto a dare battaglia in Europa

E in effetti lo stesso Di Maio sempre a UnoMattina ha fatto capire che per finanziare le riforme il governo sta vagliando anche altre strade. Prima fra tutte quella di chiedere "concessioni di bilancio" all’Ue: in sostanza fare altro deficit. "Chiederemo all'Unione europea di esser trattati come tutti gli altri Paesi, come Spagna e Francia che hanno finanziato per anni riforme per famiglie che fanno figli, avendo concessioni di bilancio. Siamo un Paese fondatore, anche noi vogliamo le stesse concessioni" ha spiegato il ministro.

"La voce dell'Italia in Europa – ha aggiunto - si sentirà forte e chiara, perché il problema principale in Italia sono lavoro ed economia e questo è il momento in cui si trovano le risorse per fare il reddito di cittadinanza, le modifiche alla legge Fornero e la flat tax".

E in effetti è vero che tra il 2009 e il 2016 Francia e Spagna hanno sfondato il tetto del 3% per ben otto volte (fonte: centro studi Cgia), ma va sottolineato che entrambi i Paesi devono fare i conti con un debito pubblico molto più basso di quello italiano: nel 2009 il debito francese era pari al 78% del Pil, mentre quello spagnolo era addirittura al 52% del prodotto interno lordo (in Italia nello stesso anno il debito valeva il 112,5% del Pil). 

Quota 41 e legge Fornero: Di Maio tira dritto

Di Maio comunque tira dritto: ieri, nelle comunicazioni al Senato sugli indirizzi generali della politica dei suoi Dicasteri, ha rilanciato anche la Quota 41 a prescindere dall’età anagrafica. Il vicepremier ha poi ribadito la volontà del governo di introdurre "nuovi canali di uscita più equi e agevoli" per superare la riforma Fornero, garantendo l’accesso alla pensione per chi ha raggiunto quota 100.

"Voglio confermare – ha aggiunto Di Maio – il mio impegno e quello del governo" a intervenire sulle "frequenti interruzioni della contribuzione che le donne si trovano ad affrontare per accedere alla pensione". Infine, sarà data "particolare attenzione alle pensioni di cittadinanza" per assicurare di portarle al di sopra della soglia di povertà.

Via al taglio dei vitalizi: "E' una giornata storica"

Quanto al taglio dei vitalizi Di Maio rivendica già il provvedimento come primo vero successo certificato del M5s. "Oggi è una giornata storica - ha detto il vicepremier sempre a UnoMattina -, almeno per il simbolo che rappresenta questa decisione che dopo oltre 30 anni sancisce un principio chiaro, se hai versato i contributi allora il vitalizio ti spetta, se non hai versato no". "È un principio di giustizia", ha sottolineato, aggiungendo: "mi avevano sempre detto che non si poteva  fare. Siamo arrivati noi e in meno di 100 giorni li abbiamo tagliati".

Corte dei Conti: "Esauriti gli spazi per allentare la Fornero"

Ma parlando di pensioni c'è da registrare anche l'Altolà della Corte dei Conti ad ulteriori revisioni della legge Fornero. "Sono stretti, se non del tutto esauriti, gli spazi per ulteriori attenuazioni degli effetti correttivi della legge 214/2011, a meno di un ripensamento complessivo del sistema", si legge nel rapporto 2018 sul coordinamento della finanza pubblica.

La magistratura contabile mette dunque in guardia il governo gialloverde: "E' cruciale non creare debito pensionistico aggiuntivo".

Bilancio condizionato dall'invecchiamento della popolazione

Nei prossimi anni – è il ragionamento alla base delle indicazioni della Corte dei Conti – il bilancio pubblico "sarà fortemente condizionato dall’invecchiamento della popolazione e dalle modifiche della struttura demografica". Il fenomeno "potrebbe avere effetti sulla spesa per la protezione sociale, previdenza-assistenza-sanità, più acuti di quanto finora atteso". Solo nel 2017 la spesa per prestazioni sociali in denaro è cresciuta dell’1,7%. Sono cresciute dell’1,2% le prestazioni pensionistiche, del 3,4% le altre prestazioni sociali.

Nelle ultime proiezioni contenute nel Def 2018, il rapporto spesa per pensioni/Pil aumenta tra i 2 e i 2,5 punti percentuali al 2040. L’effetto sul rapporto debito pubblico/Pil risulterebbe marcato; un aumento di circa 30 punti nel 2070.

Secondo l'organo di controllo è peranto "essenziale preservare i miglioramenti di fondo che il sistema previdenziale ha realizzato in questi decenni". Dunque, "ogni elemento di possibile flessibilizzazione dell’attuale sistema – è la conclusione dei magistrati contabili – dovrebbe contemplare compensazioni in grado di salvaguardare la sostenibilità finanziaria di lungo periodo".

Pensioni, allarme rosso: "Ecco gli effetti della Quota 100

Pensioni, chi ha diritto già oggi alla Quota 41

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Pensioni, il piano di Di Maio per superare la Fornero

Today è in caricamento