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Giovedì, 28 Marzo 2024
Economia

Pensioni, è Quota 100 la soluzione più vicina: "Con i soldi della sanatoria fiscale 2019"

Nuovo vertice di governo. L'obiettivo è rendere più facile l’uscita anticipata verso il pensionamento. Si partirà probabilmente da Quota 100, limitando però parzialmente la platea di chi potrà smettere di lavorare

La prossima legge di Bilancio torna al centro dell'attenzione. Oggi nuovo vertice di governo, prima della lunga pausa estiva. Sono tre i punti centrali: flat tax (non per tutti, solo per liberi professionisti), reddito di cittadinanza (con requisiti più stringenti di quanto previsto) e poi la tanto attesa "svolta" sulle pensioni. Il superamento della legge Fornero è nel programma legastellato. Ma toccare in qualsiasi modo la legge sulle pensioni significa dover trovare in qualche modo molti soldi. Almeno 4 miliardi, secondo le stime più credibili. 3,5 miliardi nei piani dell'esecutivo potrebbero arrivare nelle casse dello Stato dalla nuova sanatoria per le cartelle fiscali del 2019.

Quota 100, ultime notizie

L'obiettivo è rendere più facile l’uscita anticipata verso il pensionamento. Si partirà probabilmente da Quota 100, limitando però  parzialmente la platea di chi potrà smettere di lavorare, con 64 anni di età e una soglia minima di anni di contribuzione previdenziale. E si potranno conteggiare soltanto due anni di contributi figurativi. In pratica con la nuova Quota 100 a cui lavora il governo, la pensione si raggiungerà sommando l’età anagrafica del lavoratore che vuole andare in pensione ai contributi versati da quest’ultimo. Aggiungere due requisiti come aver compiuto 64 anni e al massimo due anni di contributi figurativi serve a ridurre il numero potenziale di nuovi pensionati, evitando scompensi ai conti pubblici.

Quota 41 si allontana

Si allontana invece Quota 41, ovvero la possibilità di andare in pensione con 41 anni di contributi versati a prescindere dall'età anagrafica (oggi ne servono 42  e 10 mesi, nel 2019 saranno 43 in base alla legge attuale). Meccanismo troppo delicato e su cui intervenire appare un azzardo.Meno complesso, almeno tecnicamente, è intervenire sulle cosiddette pensioni d'oro. Le pensioni "certamente le affronteremo, dobbiamo superare la legge Fornero e dovremo farlo" assicura il vicepresidente del Consiglio Luigi Di Maio a proposito dell'inserimento del capitolo pensioni in Legge di Bilancio. "Intanto i nostri capigruppo hanno depositato il provvedimento sul taglio delle pensioni d'oro e a settembre-ottobre credo che sara' approvato", ha aggiunto.

"Dopo la delibera sui vitalizi e il Decreto Dignità, è pronto un altro provvedimento che va nella direzione di restituire giustizia sociale ai cittadini. La proposta di legge sulle pensioni d'oro sarà calendarizzata già a settembre, alla ripresa dell'attività in Parlamento. E metterà fine ad un sistema di disuguaglianze diventato insopportabile, in cui da una parte ci sono i pensionati minimi che fanno la fame e dall'altra i pensionati d'oro che percepiscono molto più di quanto hanno versato". Così in una nota il capogruppo M5S alla Camera, Francesco D'Uva. "Vogliamo chiudere definitivamente la stagione degli sprechi e dei privilegi", chiosa l'esponente 5 Stelle.

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