Pensioni di cittadinanza, Quota 100 e Quota 41: l'annuncio di Di Maio
Il vicepremier: "Gli aumenti alle minime arriveranno con il reddito di cittadinanza". E sul superamento della legge Fornero rassicura tutti: "E' la nostra priorità"

Pensione di cittadinanza, Quota 100 e Quota 41. Di Maio a tutto campo sulla previdenza. Il ministro dello Sviluppo e del Lavoro, Luigi Di Maio, nel corso di un'audizione alla Camera, ha garantito che "nel reddito cittadinanza ci sarà anche la pensione di cittadinanza". Per il vicepremier è infatti "fondamentale garantire le pensioni minime sopra la soglia di povertà: serve cioè riequilibrare le risorse a favore delle pensioni sotto i 780 euro", spiega ribadendo come tra l'altro "il superamento della legge Fornero sia la nostra priorità".
Ma insomma cosa intende fare il governo sulle pensioni? Di Maio conferma in sostanza quanto già detto qualche giorno fa da Salvini al Sole 24 Ore. "Lavoriamo all'introduzione di quota 100 tenendo ben presente chi ha maturato anzianità contributiva di 41 anni". Insomma, la Quota 41 si farà, anche se il vicepremier lascia intendere che la priorità sarà la Quota 100.
Pensioni, gli aumenti alle minime già dal 2019?
Il nodo è ora sui tempi. Di recente sempre Di Maio ha annunciato che il reddito di cittadinanza partirà già dal 2019, anche se non è ben chiaro da dove arriveranno i soldi. Insieme al reddito di cittadinanza, dunque, arriverà anche la pensione di cittadinanza. Questo almeno secondo quanto annunciato dal vicepremier. Ma è ovvio che finché non verrà presentata la legge di Bilancio non c'è nulla di certo.
Di Maio ha confermato e ribadito anche l'obiettivo di intervento sulle pensioni di privilegio per cui è stata firmata e depositata la proposta per quelle gli assegni dai 4mila euro in su che non corrispondano ai contributi versati. Attenzione da parte del governo, conclude Di Maio, anche su quelle di "garanzia per i giovani". "Il nostro obiettivo è di garantire il loro futuro con un welfare che si faccia carico dei giovani", conclude.
La Uil: "Quota 100 e Quota 41 due misure utili"
"Consentire il pensionamento con quota 100 senza alcun vincolo così come con 41 anni di contribuzione senza penalizzazioni, rappresenterebbero due misure utili per modificare la legge Fornero". Così il segretario confederale Uil Domenico Proietti sulle proposte su cui sta lavorando il governo come spiegato oggi, in audizione, dal ministro del lavoro, Luigi Di Maio. Secondo il sindacato però "questi provvedimenti devono sommarsi, e non sostituirsi, alle importanti modifiche conseguite negli ultimi due anni a favore di chi svolge lavori gravosi, dei disoccupati, delle persone con gravi disabilità, di chi assiste un familiare disabile e dei lavoratori precoci".
"A riguardo sarebbe quanto mai utile che il Ministro del lavoro, rispondendo ad una richiesta ufficiale di Uil, Cisl e Cgil, aprisse un tavolo di confronto per trovare delle soluzioni che rispondano alle attese dei lavoratori".