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Giovedì, 25 Aprile 2024
Economia

Pensioni, tredicesima e quattordicesima (solo per alcuni) a dicembre: c'è anche un bonus

Tredicesima, ecco le date di accredito a dicembre 2018 per pensionati e dipendenti pubblici. Per alcuni è previsto un bonus di 155 euro: vediamo a chi spetta

Nel mese di dicembre 2018 arriva la tredicesima sulla pensione (e sugli stipendi dei dipendenti). Per i pensionati questa verrà pagata tra sabato 1 dicembre (per chi ha l'accredito alle Poste) e lunedì 3 dicembre (per chi ha invece l'accredito alla banca). Il primo dicembre, infatti, cade di sabato, considerato giorno bancabile solo per le Poste. Per i pensionati valgono le stesse regole in vigore per i lavoratori: se il titolare della prestazione non è andato in pensione ad inizio anno, percepirà solo quei ratei relativi ai mesi di pensionamento effettivo. In altre parole, per i pensionati usciti dal lavoro dopo gennaio 2018, la tredicesima verrà composta soltanto per i mesi relativi all'effettivo pensionamento. Per esempio, un lavoratore andato in pensione a giugno percepirà una tredicesima inferiore a quella di uno uscito dal lavoro a febbraio. La tredicesima corrisponde di norma ad una mensilità della pensione in pagamento, e viene riconosciuta insieme all’assegno di dicembre.

Tredicesima sulla pensione: a chi spetta il bonus di 155 euro

A differenza della quattordicesima, la tredicesima sulla pensione prescinde dal reddito prodotto o dallo svolgimento di attività lavorativa; tuttavia, in alcuni casi può spettare un bonus sulla tredicesima, pari a circa 155 euro, il cui riconoscimento si basa sul reddito prodotto dal pensionato. Si tratta di un bonus previsto dalla finanziaria del 2001, che inizialmente ammontava a 300mila lire, e che spetta in misura piena se la pensione non supera il trattamento minimo, o in misura ridotta se non supera l'importo del trattamento minimo più l’importo del bonus. Nel caso in cui non spetti il bonus, comunque, generalmente la tredicesima risulta d’importo più basso rispetto alla mensilità di pensione, in quanto la tassazione è più elevata.

Pensioni, nel 2019 cambiano gli importi degli assegni 

Chi ne ha diritto? Per avere il bonus di 155 euro (154,94 euro per la precisione), oltre a percepire una pensione sulla quale il bonus è riconosciuto, è necessario soddisfare determinati requisiti reddituali, come spiega il sito specializzato La Legge per tutti. I limiti di reddito annuali per il calcolo dei 154,94 euro di importo aggiuntivo sono pari a 9.894,69 euro come limite di reddito personale; a 19.798,38 euro come limite di reddito familiare (proprio e del coniuge). Con riferimento ad ogni pensionato potenziale titolare del bonus, è stato previsto che:

  • se l’importo complessivo delle pensioni percepite nell’anno 2018 (comprensivo delle maggiorazioni sociali e dell’incremento) risulta maggiore di 6.751,40 euro, cioè del trattamento minimo annuo più l’importo del bonus (507,42 euro per 13 mensilità più 154,94 euro) il bonus non spetta;
  • se l’importo complessivo delle pensioni per l’anno 2018 risulta minore o uguale a euro 6.596,46, cioè al trattamento minimo annuo, il pensionato ha titolo, se risultano soddisfatte le condizioni reddituali sue e del coniuge, all’intero importo aggiuntivo;
  • se l’importo complessivo delle pensioni per l’anno 2018 risulta compreso tra euro 6.596,46 e 6.751,40, al pensionato spetta la differenza tra 6.751,40 e l’importo delle pensioni, sempre che risultino soddisfatte le condizioni reddituali proprie e del coniuge.

Pensioni, ultime notizie: a chi spetta la quattordicesima

Nel mese di dicembre alcuni pensionati avranno anche la quattordicesima, un importo aggiuntivo che normalmente è liquidato assieme alla pensione di luglio. Nello specifico, per i pensionati che compiono 64 anni dal 1° agosto in poi, la quattordicesima è pagata, proporzionalmente ai mesi in cui si possiede il requisito di età, nel mese di dicembre.

Tredicesima dicembre 2018 per dipendenti pubblici e subordinati del privato

La gratifica natalizia è in arrivo tra qualche giorno per i dipendenti pubblici. Per gli statali viene pagata in concomitanza con il cedolino NoiPA di dicembre che con l'occasione arriva con leggero anticipo. Il decreto legge 350/2001 che indica le date di pagamento dello stipendio dei dipendenti nel pubblico impiego, infatti, stabilisce che solitamente la retribuzione viene corrisposta il 23esimo giorno del mese, mentre per le insegnanti delle scuole materne ed elementari arriva con un giorno di anticipo. Questa regola però vale solamente per undici mensilità dell'anno, ad eccezione del mese di dicembre quando sia lo stipendio che la tredicesima arrivano il 14esimo (per gli insegnanti delle materne e delle elementari) il 15esimo (per il personale amministrato dalle direzioni provinciali del Tesoro con ruoli di spesa fissa) e il 16esimo giorno (per il personale docente supplente e il restante personale statale) del mese. Nel 2018, però, la tredicesima verrà pagata a tutti i dipendenti pubblici il 14 dicembre, un venerdì, visto che il 15esimo e il 16esimo cadono di sabato e di domenica. Il suddetto decreto legge, infatti, stabilisce che qualora il giorno di paga coincida con un festivo o comunque con un giorno non lavorativo, il pagamento debba essere anticipato al primo giorno utile precedente. Per i lavoratori subordinati del settore privato, infine, bisogna fare riferimento ai singoli contratti collettivi di riferimento, nei quali si legge che la gratifica natalizia deve essere corrisposta in occasione delle festività di Natale e non oltre il 24 dicembre.

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