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Martedì, 23 Aprile 2024
Economia

Pensioni, ecco il bonus part time per chi sceglie il rinvio e resta a lavoro

Chi ritarda l'accesso alla pensione decidendo di continuare a lavorare ha diritto ad un bonus in busta paga oltre che alla piena contribuzione. Ecco di cosa si tratta nel dettaglio

C'è chi spera di andare in pensione prima possibile, sfruttando tutte le possibili opzioni per ritirarsi dal lavoro prima della maturazione dei requisiti necessari per la pensione di vecchiaia, e c'è chi una volta raggiunta l’età pensionabile decide di rinviare l'accesso alla pensione continuando a lavorare. E' lo stesso Stato, d'altronde, ad incentivare questi lavoratori a restare a lavoro rimandando l’accesso alla pensione di qualche anno tramite alcune misure ad hoc. Una di queste è il bonus part time per chi ritarda la pensione. Vediamo di cosa si tratta nel dettaglio.

Pensioni ultime notizie: a chi spetta il bonus part time

Il bonus part time è stato introdotto dalla Legge di Stabilità del 2016 ed è rivolto a coloro che una volta raggiunta l’età per la pensione di vecchiaia (66 anni e 7 mesi e 20 di contributi) o per quella anticipata (42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini, uno in meno per le donne) decidono di restare a lavoro per un massimo di 3 anni passando però da un orario di lavoro full-time ad uno part-time. È importante sottolineare, però, che può essere richiesto esclusivamente dai lavoratori del settore privato. Il motivo per cui un lavoratore dovrebbe accettare un impiego part-time piuttosto che andare in pensione è semplice: in questo modo è possibile beneficiare di un bonus in busta paga oltre che alla piena contribuzione (così da aumentare l’importo della pensione una volta che si smetterà di lavorare).

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Nel dettaglio lo stipendio viene integrato nella misura pari alla contribuzione persa con il passaggio all’orario part-time: quindi alla retribuzione prevista per l’orario ridotto bisogna aggiungere il 33% di quella precedentemente riconosciuta. Come anticipato, invece, l’INPS accredita i contributi sul 100% della retribuzione, quindi anche l’importo futuro dell’assegno previdenziale ne beneficerà. Beneficiando del bonus part-time è possibile ridurre l’orario di lavoro da un minimo del 40% ad un massimo del 60%; qualsiasi decisione in merito, però, dovrà essere presa in accordo con il datore di lavoro.

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