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Giovedì, 25 Aprile 2024
Economia

Pensioni e quota 100, cosa cambia col governo M5s-Lega. Fornero: "Costi proibitivi"

Quota 100, Ape sociale e opzione donna: le novità per i pensionati dopo il giuramento del governo M5s-Lega. "Per abrogare la riforma delle pensioni servono le risorse, non basta amare il popolo", dice Elsa Fornero

Quella delle pensioni è una delle sfide prioritarie del governo giallo-verde di Giuseppe Conte. Cosa cambia con il governo M5s-Lega? Si va verso una serie di modifiche, come promesso in campagna elettorale da Lega e M5s e come previsto dal contratto del "governo del cambiamento": dal superamento della legge Fornero alla quota 100, fino alla proroga di opzione donna. Interventi che, come quello sul sistema fiscale con l’introduzione della flat tax (per non parlare del reddito di cittadinanza), sono molto attesi. "Lavoreremo con determinazione – ha sottolineato Giuseppe Conte - per migliorare la qualità di vita di tutti gli italiani".

Pensioni - Quota 41, quota 100, opzione donna: cosa cambia?

In tema di riforma delle pensioni, determinante sarà il passaggio della Legge di Bilancio 2019, con cui bisognerà stanziare le risorse per la Quota 41 e la Quota 100 (lo strumento con cui si andrebbe in pensione una volta che la somma tra età minima e anzianità contributiva dà come risultato 100), i due strumenti per superare l’impianto della Legge Fornero. Per ora, l’obiettivo del governo è mettere a punto alcune misure "preparatorie" a una più ampia riforma la cui approvazione richiederà per forza di cose almeno qualche mese. Si parla in particolare di uno stop all’Ape Sociale, ossia l’anticipo pensionistico a carico dello Stato, e agli interventi messi a punto dal governo Gentiloni per i lavori gravosi. La buona notizia (per le pensionate) è invece il ripristino della cosiddetta "opzione donna", la possibilità per le lavoratrici di andare in pensione a 57-58 anni a patto di accettare un assegno calcolato sul sistema contributivo.

Pensioni e non solo: ecco le prime 8 mosse del governo

Secondo una ricostruzione de IlSole24Ore, in un articolo a firma di Marco Mobili e Marco Rogari, Salvini punterebbe a misure a forte impatto economico e vorrebbe subito un primo intervento sulle pensioni per superare la legge Fornero aprendo la strada a quota 100 e quota 41. "Il Movimento 5 stelle, invece, vorrebbe evitare di mettere in sofferenza il bilancio già dalle prime misure, anche per dare un segnale rassicurante all'Europa prima di cominciare il confronto sulla revisione dei trattati e sulla possibilità di utilizzare nuovi spazi di flessibilità nella prossima legge di bilancio". Ecco perché, almeno in una prima fase del governo Conte, è possibile che per le pensioni siano previste misure "preparatorie" dando magari il via solo a "opzione donna" (uscita a 57-58 anni con 35 di contributi e l’assegno "contributivo").

Per la quota 100 bisognerà presumibilmente attendere la prossima legge finanziaria. La proposta prevede il raggiungimento della pensione con 41 anni e 5 mesi di contributi (senza vincoli anagrafici) o con una somma di età anagrafica e contributiva pari a 100. In questo caso però il lavoratore dovrà avere almeno 64 anni di età. L'Ape Sociale invece dal 1° gennaio 2019 dovrebbe essere accantonata. Il governo Conte potrebbe rinunciare all’Ape Sociale per riversare le risorse alla cancellazione della Fornero.

Governo M5s-Lega, la sintesi del contratto tra Di Maio e Salvini (per chi non ha molto tempo)

La riforma del sistema pensionistico che Movimento 5 Stelle e la Lega hanno intenzione di attuare potrebbe costare molto più del previsto. Quanto peserebbe in termini economici il nuovo sistema che punta al superamento della Legge Fornero, tarando il momento dell'uscita dal lavoro sulla quota 100? Secondo il presidente Inps Tito Boeri, "il superamento della riforma Fornero attraverso quota 100 tra età e contributi o con 41 anni di contributi a qualunque età avrebbe un costo immediato di 15 miliardi e poi un costo a regime di 20 miliardi". Sulle pensioni la Ue chiede sacrifici e continua a predicare l'austerità per l'Italia in fatto di politiche previdenziali.

Elsa Fornero: "Abrogare la mia riforma? Costi proibitivi?"

"Non basta amare il popolo per trovare le risorse, ci vuole anche capacità di leggere i vincoli del sistema economico". Lo ha detto l'ex ministro Elsa Fornero nel corso di un incontro con i giornalisti al Festival dell'Economia di Trento. Fornero ha ricordato che l'abrogazione della riforma che porta il suo nome ha "costi economici e sociali proibitivi", così come sono "già molto elevati i costi per la quota 100 e il ripristino della pensione di anzianità". Bisogna chiedersi "se siamo davvero convinti che non ci siano altri settori che hanno bisogno urgente di risorse. "Un atteggiamento brutto nel nostro paese è quello di negare che qualcosa è stato fatto in precedenza - ha continuato -. Invece qualcosa è stato messo in piedi con il sacrificio degli italiani. Quel qualcosa che si e' fatto ora rischia di essere perso. Non è una buona politica quella che promette a suon di debito". E ha aggiunto: "Cosa direi oggi a Di Maio? direi solo una cosa: lavora".

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