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Giovedì, 28 Marzo 2024
Economia

"Sospendiamo quota 100". "Non lo farò mai". Botta e risposta sulle pensioni

La proposta del presidente di Assolombarda e la replica di Salvini. La riforma sarà in vigore solo per tre anni

"Sospendiamo integralmente Quota 100, che aggrava il debito previdenziale e ne addossa iniquamente i costi ai più giovani, oltre ad abbassare il tasso di occupazione". Lo ha detto il presidente di Assolombarda, Carlo Bonomi, nel corso dell'incontro con il vicepremier Luigi Di Maio. Per Bonomi "l'obiettivo di una meccanica sostituzione dei pensionandi con lavoratori più giovani non formati, vieppiù in una fase di recessione, è una pura illusione".

Immediata la replica di Matteo Salvini: "Bonomi ha chiesto la sospensione di quota 100? Non la avrà mai, è un mio motivo di orgoglio lo smontaggio delle legge Fornero". In realtà la riforma è stata introdotta in via sperimentale per il triennio 2019-2021 e dunque - a meno di successivi interventi normativi - non sarà più in vigore a partire da gennaio 2022. Ciò significa che chi raggiuge i requisiti entro il dicembre del 2021 potrebbe andare in pensione ben cinque anni prima rispetto ad un lavoratore che invece li matura a partire dal gennaio dell'anno successivo. A meno che il legislatore non intervenga con una proroga. Ma da qui a tre anni tutto potrebbe cambiare. 

Quota 100, oltre 112milale domande arrivate all'Inps 

Intanto ieri l'Inps ha diffuso i nuovi dati sulle domande di pensionamento arrivate all'ente previdenziale. Sono 112.558 i lavoratori che hanno chiesto di uscire dal lavoro usufruendo di quota 100. Le domande dei dipendenti privati sono 40.049, quelle presentate dai dipendenti pubblici 38.124.

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