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Venerdì, 8 Dicembre 2023
Esuberi e polemiche / Catania

Pfizer lancia la pillola anti Covid, ma licenzia il personale

Annunciati tagli allo stabilimento di Catania. Possibile il trasferimento nel sito di Ascoli. Protestano sindacati e istituzioni locali. Scatta lo sciopero

Da un lato l'immissione sul mercato, oltre ai vaccini, della pillola anti Covid Paxlovid, dall'altro i tagli al personale. Quasi in contemporanea al lancio del nuovo medicinale, la multinazionale Pfizer ha annunciato il taglio del personale dello stabilimento di Catania. Non solo quindi tramonta del tutto l'idea della produzione di vaccini in Sicilia, ma si profilano giorni neri per i lavoratori.

Parliamo di uno stabilimento realizzato nel 1959 e successivamente  potenziato per la produzione di farmaci iniettabili sterili anche generici. Con una superficie di 140.000 metri quadrati, ha un volume di produzione di circa 24 milioni tra flaconi e siringhe (fonte sito Pfizer Italia). Catania è il fornitore a livello mondiale di antibiotici iniettabili, penicillinici e non penicillinici. L'altro stabilimento italiano si trova ad Ascoli Piceno ed è il sito chiave per la produzione mondiale di alcuni dei principali prodotti Pfizer come i farmaci oncologici,

Negli ultimi tempi l'aria nello stabilimento etneo era pesante, tenuto lontano dalle produzioni più innovatice. Ora gli 800 lavoratori diretti e i 200 dell'indotto sono in bilico. O almeno una parte, La multinazionale ha annunciato 130 esuberi per i dipendenti a tempo indeterminato e già alla fine di febbraio non verrà rinnovato il contratto a 50 dipendenti di Ramstad, che lavorano per Pfizer. Altri 60 lavoratori saranno "congelati" in attesa che arrivi un nuovo macchinario. E anche questo arriverà, richiederà meno personale per il suo funzionamento. 

Nelle prossime settimane l'azienda, che parla di "adeguamenti necessari" dirà quali mansioni sono "di troppo" ed è probabile che si para la strada dei trasferimenti nel sito di Ascoli.  Intanto i sindacati hanno annunciato la mobilitazione in vista dello sciopero già indetto per il 4 marzo. E il caso diventa anche politico. "E' necessario che quanto prima il governo nazionale e in particolare il ministero dello Sviluppo economico attivi un tavolo tecnico e di confronto con le forze sindacali, istituzionali e l'Azienda, per fermare il surreale piano della Pfizer di depotenziare il sito catanese ricorrendo persino a inaccettabili licenziamenti di personale, proprio mentre la stessa impresa ha assunto un fruttuoso ruolo centrale nel mondo con la produzione di miliardi di vaccini", si legge in una nota del Comune di Catania.

 La questione è arrivata anche all'Assemblea regionale siciliana con la vicepresidente Angela Foti che tuona:
"Nonostante i miliardi incassati con i vaccini, Pfizer ha deciso di licenziare 130 lavoratori catanesi. Intollerabile. L'Italia  ha versato veri e propri pezzi del nostro pil, e invece di investire in ricerca e produzione nel nostro Paese, decidono sdi lasciare a casa 130 padri e madri di famiglia e con comportamenti antisindacali. Chiedo al ministro del Lavoro Andrea Orlando di convocare urgentemente un tavolo per affrontare immediatamente quella che sarebbe una ecatombe occupazionale. Ci piacerebbe che al tavolo partecipasse anche il ministro della Sanità così per ricordare a questi signori quanto hanno incassato in questi anni dai contribuenti italiani".

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