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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Economia

Pnrr: le professioni su cui puntare e il lavoratori che verranno cercati

Come si articolerà il Piano nazionale di Resistenza e Resilienza

Nel corso degli ultimi mesi l’Italia ha subito ingenti danni sia a livello economico che a livello sociale provocati dalla pandemia da COVID-19. Per agevolare una possibile ripresa, la Commissione Europea, in collaborazione con il Parlamento Europeo e il Consiglio hanno istituito un piano di ripresa, che nasce con il preciso scopo di agevolare il rilancio dell’economia. Ma non solo. La Commissione Europea, infatti, ha redatto un bilancio pluriennale che andrà a coprire un lasso di tempo previsto fino al 2027. Oltre ad esso, però, ha dato vita anche al Next generation EU, ossia uno strumento creato appositamente per sostenere nell’immediato tutti i danni sociali ed economici che sono stati provocati dalla pandemia mondiale. Stiamo parlando di un progetto dal valore di 750 miliardi di euro. Ed è proprio da questo Next generation EU che ha preso vita il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza previsto in un fondo da 672,5 miliardi di euro da destinare a gli Stati membri al fine di conseguire diversi progetti pratici che serviranno a rilanciare l’economia nel corso dell’immediato futuro.

Il Piano nazionale di Resistenza e Resilienza in Italia

Il nostro paese ha presentato alla Commissione Europea il proprio piano di sviluppo il 30 aprile 2021. All’interno di esso, si è deciso di dare maggiore attenzione e di, conseguenza, di istituire i prossimi obiettivi attorno a questi tre principi fondamentali:

● Digitalizzazione ed innovazione;
● Transizione ecologica;
● Inclusione sociale.

Il programma, inoltre, prevede dei piani di investimento che si possono raggruppare in 6 macro missioni:
1. Digitalizzazione, innovazione, competitività, cultura e turismo;
2. Rivoluzione verde e transizione ecologica;
3. Infrastrutture per una mobilità sostenibile;
4. Istruzione ricerca;
5. Coesione di inclusione;
6. Salute.

Digitalizzazione, innovazione, competitività, cultura e turismo

Secondo quanto riportato all’interno del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza italiano, nel corso dei prossimi anni si potrà assistere allo stanziamento di ben 49,2 miliardi che verranno destinati alla promozione e alla conversione tecnologica del nostro paese. Questo fondo, inoltre, hai il preciso scopo di andare a dare un sostegno concreto al settore del turismo e della cultura, due ambiti dalla rilevanza economica imprescindibile. Soprattutto per il nostro paese. Sono previsti, inoltre, anche degli investimenti volti a ricoprire tutto il territorio nazionale con connessione Internet veloce. In questo modo si fornirà ai cittadini la possibilità di installare una banda ultra larga. Grazie al progetto “scuola connessa“, inoltre, si intende riuscire a connettere gli istituti scolastici con la fibra ottica. Nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, infine, è prevista anche l’installazione delle strutture utili allo sviluppo del piano Italia 5G, volto a migliorare la connettività mobile. Per quel che riguarda nello specifico la cultura, invece, sono previsti dei finanziamenti volti a ottimizzare i siti storici attualmente presenti nel territorio nazionale. Ma anche accrescere di valore le strutture turistico ricettive.

Rivoluzione verde e transizione ecologica

Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza ha previsto di devolvere 68,6 miliardi di euro al fine di perfezionare la resilienza e garantire una transizione ambientale che riesca ad essere quanto più possibile inclusiva. Questo significa che, tra i progetti previsti per i prossimi anni, ci sono moltissimi investimenti e riforme che riguardano principalmente il nostro ambiente. Stiamo parlando, nello specifico, di progetti riguardanti prodotti riciclati, la gestione dei rifiuti e il miglioramento della gestione delle infrastrutture idriche. Ma anche di agevolazioni per chiunque decida di utilizzare l’idrogeno nel settore industriale e nel comparto dei trasporti. Largo spazio, infine, per quel che riguarda il tema dell’efficienza energetica all’interno delle infrastrutture di qualsiasi genere. Uno degli obiettivi principali del programma italiano, infatti, è quello di rendere, ogni anno, fino a 50.000 edifici privati e pubblici più efficienti.

Mobilità sostenibile

Nel piano di ripresa del nostro paese, sono stati previsti 31,4 miliardi di euro da stanziare per il miglioramento della rete di trasporto di cose o persone, che dovrà diventare quanto più possibile moderna e sostenibile a livello ambientale. Tra le azioni più urgenti si può trovare il potenziamento della rete ferroviaria e il tentativo di diminuzione dei tempi di percorrenza delle tratte brevi nel sud Italia. Nel corso dei prossimi anni, inoltre, si cercherà di perfezionare il più possibile il sistema portuale. Sia per quel che riguarda la catena logistica (che dovrà migliorarsi soprattutto sotto un punto di vista della digitalizzazione), che nella creazione di veri e propri porti green. La missione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, che riguarda l’ambito dell’istruzione e della ricerca, è stata quantificata per 31,9 miliardi. Tra gli obiettivi in essere si possono trovare I fondi destinati al potenziamento della rete degli asili nido e delle scuole materne. Ma anche in tutti quei servizi che riguardano l’educazione, i progetti destinati alla prima infanzia. Non solo. Tra gli obiettivi da raggiungere è prevista anche la ristrutturazione degli immobili destinati a istituti scolastici. Per quel che riguarda la formazione di alto livello, invece, è prevista una riforma sia per quel che riguarda i corsi di laurea , che per i percorsi di dottorato.

Inclusione e coesione

È previsto lo stanziamento di 22,4 miliardi che sarà destinato ad un progressivo miglioramento delle politiche attive nel mercato del lavoro, al fine di agevolare anche l’inclusione sociale. A tal proposito, si è deciso di mettere in preventivo il rafforzamento dei servizi proposti nei CPI (Centri per l’impiego) e delle attività volte a sviluppare l’imprenditoria femminile, anche attraverso l’istituzione del fondo impresa donna. Da non dimenticare, infine, i progetti destinati a ad agevolare l’inclusione di persone affette da disabilità all’interno delle infrastrutture e dei luoghi di lavoro.

Salute

Per quel che riguarda la missione salute, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza prevede la somma di 18,5 miliardi di euro che saranno destinati principalmente al miglioramento delle infrastrutture sanitarie e di previdenza sociale all’interno del territorio. Anche in questo caso l’obiettivo è quello di riuscire a rendere il più possibile moderno e digitalizzato il sistema sanitario. Ma soprattutto rendere più equa la possibilità di accedere alle cure. Tra gli investimenti previsti nei prossimi anni, si possono trovare l’istituzione di 1288 case di comunità e 381 ospedali di comunità. Oltre alla diffusione, in tutto il territorio nazionale, del fascicolo sanitario elettronico. Anche l’assistenza domiciliare non è lasciata al caso. Infatti, tra i prossimi investimenti in programma c’è anche quello di riuscire a raggiungere la popolazione di età superiore ai 65 anni attraverso il sistema di telemedicina, e assistenza remota.

La riforma della P.A. e della giustizia

Al fine di rendere ancora più moderno e digitalizzato il nostro paese e, in questo modo, riuscire ad attrarre una maggiore quantità di investitori stranieri, è necessario attuare delle riforme e delle modifiche sia all’interno della Pubblica Amministrazione che nel comparto della giustizia. La riforma della P.A. è volta a favorire l’assunzione di nuove risorse presso i propri uffici e migliorare la digitalizzazione delle pratiche burocratiche. La riforma della giustizia, invece, è volta ad istituire delle modifiche che riescono ad accorciare la durata dei tempi dei processi. Tra le priorità c’è anche quella di assumere risorse in via temporanea, in modo da sfoltire tutto l’arretrato giudiziario.

Quali sono le nuove opportunità di lavoro?

Quali sono le nuove opportunità di lavoro? Considerando tutti i piani di investimento previsti dal piano nazionale di ripresa resilienza e dalle modifiche che vogliono essere attuate in tutto il territorio nazionale nell’arco dei prossimi anni, è bene fare un piccolo approfondimento riguardo a quali possano essere le nuove professioni su cui puntare. Le carriere che potranno avere un grandissimo riscontro prossimamente saranno inserite all’interno dei seguenti ambiti:

● Ricerca e sviluppo;
● Turismo;
● Demolizione di rifiuti;
● Reimpiego di materiali di riciclo;
● Digitalizzazione;
● Sviluppo sostenibile;
● Edilizia;
● Certificazioni energetiche;
● Sanitario;
● Digitalizzazione
 

Per quel che riguarda la missione salute, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza prevede la somma di 18,5 miliardi di euro che saranno destinati principalmente al miglioramento delle infrastrutture sanitarie e di previdenza sociale all’interno del territorio. Anche in questo caso l’obiettivo è quello di riuscire a rendere il più possibile moderno e digitalizzato il sistema sanitario. Ma soprattutto rendere più equa la possibilità di accedere alle cure. Tra gli investimenti previsti nei prossimi anni, si possono trovare l’istituzione di 1288 case di comunità e 381 ospedali di comunità. Oltre alla diffusione, in tutto il territorio nazionale, del fascicolo sanitario elettronico. Anche l’assistenza domiciliare non è lasciata al caso. Infatti, tra i prossimi investimenti in programma c’è anche quello di riuscire a raggiungere la popolazione di età superiore ai 65 anni attraverso il sistema di telemedicina, e assistenza remota.

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