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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Economia

Polizze dormienti, continua l'operazione 'risveglio': 335 milioni ai beneficiari

L'Ivass, dopo aver incrociato i dati degli assicurati con quelli dei decessi forniti dall'Agenzia delle Entrate, ha risvegliato più di 21mila polizze dormienti che non sono state riscosse e rischiavano di andare in prescrizione

Nei prossimi giorni più di 21mila persone verranno a sapere di essere beneficiarie di una polizza vita dormiente, ossia una polizza che non è stata riscossa, la cui somma giace nelle casse delle compagnie assicurative. L'Ivass, Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni, ha reso noto di aver 'risvegliato' 21.370 nuove polizze dormienti, dopo aver incrociato i codici fiscali degli assicurati e dati sui decessi presenti presso l'Agenzia delle entrate.

Grazie a questa 'operazione risveglio' i beneficiari di queste polizze, che raggiungono un totale di 335 milioni di euro, potranno riscuotere le somme dovute e di cui non erano a conoscenza. Come confermato dal documento ufficiale dell'Ivass, alcune polizze sono state già liquidate, mentre per le altre l'erogazione avverrà nei prossimi giorni: "Grazie agli incroci effettuati dall'Ivass tra codici fiscali degli assicurati e dati sui decessi presenti presso l'Agenzia delle entrate sono state risvegliate ulteriori 21.370 polizze per circa 335 milioni di euro, già liquidati o in corso di liquidazione ai beneficiari". Questa 21mila polizze si vanno ad aggiungere alle 187.493 già risvegliate nei mesi scorsi per un valore di 3,5 miliardi di euro.

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Le polizze dormienti 'risvegliate'

Le polizze liquidate o in corso di liquidazione relative a forme di risparmio giunte a scadenza sono 10.972 (51%) per un importo complessivo di 110 milioni di euro. Si tratta di polizze che gli stessi contraenti hanno trascurato di riscuotere al termine e che le imprese, impropriamente, hanno lasciato in stato di dormienza. Altre 10.398 polizze (41%) sono invece relative ad assicurati deceduti durante la vigenza della polizza, per un ammontare di circa 225 milioni di euro; le compagnie di assicurazione non erano al corrente del decesso e gli importi non erano mai stati reclamati dai legittimi beneficiari. Tra queste ultime, 4.269 polizze, per circa 117 milioni di euro, sono a Vita Intera, polizze cioè che non hanno una scadenza definita e si concludono con il riscatto o con il decesso dell’assicurato.

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Dalle verifiche è emerso inoltre che 436 polizze vita, per circa 7 milioni di euro, sono prescritte e le somme devolute al Fondo Rapporti Dormienti. A queste vanno aggiunte anche circa 13.000 da indagare ulteriormente, per le quali le imprese non sono state ancora in grado di recuperare i codici fiscali degli assicurati o di accertare il decesso o l’esistenza in vita dell’assicurato. Si tratta in genere di contratti molto risalenti nel tempo, per i quali non era previsto all’epoca l’obbligo di rilevare il codice fiscale dell’assicurato e per i quali non sono indicati in maniera nominativa i beneficiari. L'Ivass informa inoltre che è in corso una seconda ondata di verifiche sulle polizze dormienti, con l'indagine che è stata estesa anche a quelle più 'vecchie', con scadenza tra il 2001 e il 2006, oltre a quelle scadute nel 2017. Nei prossimi mesi avrà luogo anche una terza ondata di controlli che coinvolgerà anche le polizze estere.

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