Pagare col Pos costa ancora meno, arriva l'accordo: quanto si risparmia
È stato firmato un accordo tra banche, servizi di pagamento e piccole imprese sul taglio delle commissioni sui pagamenti elettronici con carta: cosa cambia e quanto si risparmia
Pagare col Pos costerà meno. Oggi, giovedì 27 luglio 2023, è stata infatti raggiunta l'intesa tra banche, servizi di pagamento e piccole imprese per la riduzione dei costi di carte e bancomat: le commissioni su pagamenti fino a 10 euro sono state ridotte al minimo, scontate invece quelle fino a 30. La firma dell'accordo sul taglio delle commissioni sui pagamenti elettronici, stabilito dalla legge di bilancio, commenta Confesercenti, "è sicuramente una buona notizia". Vediamo quali sono le principali novità.
L'accordo per ridurre il costo delle commissioni sul Pos
Il protocollo, sottolinea Confesercenti, "permetterà di ridurre sostanzialmente i costi per le piccole imprese con meno di 400mila euro l'anno di fatturato. In particolare, verranno quasi azzerate le commissioni sulle transazioni fino ai 10 euro e si prevedono sostanziali riduzioni anche per quelle fino a 30 euro".
Secondo i dati dell'Osservatorio Innovative Payments del Politecnico di Milano, buona parte dei pagamenti elettronici ricade nella fascia oggetto dell'accordo: nel 2022 il 21% del totale delle transazioni con carte o bancomat è stato di 10 euro o meno, il 32% di 15 euro o meno, mentre i pagamenti fino a 30 euro sono stati il 58%. "E nelle piccole imprese del commercio, del turismo e della ristorazione la quota di micro-transazioni è ancora più alta", fa notare Confesercenti.
Le commissioni del Pos sono davvero così insostenibili?
L'accordo potrebbe portare a un risparmio sulle commissioni fino a 500 milioni di euro l'anno: "L'accordo di oggi è un risultato in qualche modo storico: è da oltre dieci anni che si discute dell'abbassamento del peso delle commissioni sui piccoli. E finalmente si è riusciti a fare un primo passo nella giusta direzione, anche se l'intervento per ora è temporaneo e va reso strutturale", sottolinea Confesercenti.
"La questione dei costi è infatti fondamentale per garantire la diffusione della moneta elettronica: secondo le nostre stime, solo nel 2022, l'uso di carte e bancomat è costato alle imprese, tra commissioni e costi accessori, circa 5 miliardi di euro".
Unc: "Ora le scuse per non usare il Pos stanno a zero"
"Siglato un accordo tra Abi, prestatori di servizi di pagamento Cna, Confartigianato, Confcommercio, Confesercenti e Fipe per ridurre le commissioni per l'uso del Pos nei pagamenti sotto i 30 euro: bene, ottima notizia! Ora le scuse per rifiutare i pagamenti elettronici stanno a zero! Basta con le bugie del Pos che non funziona, che non c'è il collegamento", afferma in una nota Massimiliano Dona, presidente dell'Unione Nazionale Consumatori.
Il nuovo obbligo sui pagamenti con bancomat e carte di credito
"Ora, però, bisogna che i trasgressori siano finalmente puniti, visto che da quando le sanzioni sono entrate in vigore, ossia dal 30 giugno 2022, oltre un anno, dubitiamo si siano superate le 100 multe" conclude Dona.