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Sabato, 20 Aprile 2024
ECONOMIA

Il "paradiso fiscale" italiano: la perla del turismo che dice no alle tasse

Il consiglio comunale di Positano, rinomata meta turistica della Costiera amalfitana, ha deciso di abolire la Tasi: non si pagherà su prima e seconda casa e sui negozi

ROMA - Non è di quelli "da film", certo, ma nel paese più tar-tassato d'Europa è pur sempre un'oasi felice. Niente più tasse su case, negozi e alberghi: e così Positano diventa un piccolo paradiso fiscale in Italia. Il consiglio comunale del paese della Costiera amalfitana ha deciso, infatti, di dire no alla Tasi - la tassa sui servizi indivisibili - e ha soppresso il balzello sulla prima e seconda casa, sugli esercizi e sulle attività imprenditoriali. 

"I cittadini - ha spiegato il sindaco Michele De Lucia, imprenditore eletto col Pdl - vanno tutelati, occorre governare con trasparenza, la strada giusta non è quella di soffocarli di tasse". 

Un primo passo verso una forma di "governance trasparente" - come la definisce il primo cittadino - era stato fatto a fine maggio con una precedente delibera sulla tassa sui servizi indivisibili. 

"Ancora una volta - spiega un comunicato - si vuole scaricare ogni responsabilità sugli amministratori locali, mettendo le mani nelle tasche dei cittadini attraverso questa nuova imposta, che allo stesso modo dell'Imu, colpisce tutti i proprietari e in parte anche i locatari di immobili".

Questa tassa, prosegue la nota, "non è che lo strumento fornito ai comuni per introitare, sotto altro nome, l'Imu sulle prime abitazioni. L'amministrazione ritiene che il governo, attraverso slogan e reclame, stia semplicemente gettando fumo negli occhi degli italiani, imboccando la strada sbagliata per rilanciare l'Economia nazionale".

Quindi, un pizzico di auto celebrazione. "Rispetto alla stragrande maggioranza dei comuni italiani, oggi Positano va decisamente controcorrente e rifiutando l'applicazione della Tasi si schiera come sempre e in maniera aperta e decisa dalla parte dei cittadini". 

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