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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Economia

Pensioni d'oro, legittimo il prelievo di solidarietà su quelle alte

Secondo la Corte Costituzionale, il prelievo sugli assegni di importo più elevato "è giustificato in via del tutto eccezionale dalla crisi contingente e grave del sistema ed è sostenibile in quanto applicato sulle pensioni più elevate, da 14 a 30 volte superiori alle minime"

La sentenza è destinata a far discutere: la Consulta ha respinto le varie questioni di legittimità costituzionale relative al contributo di solidarietà sulle "pensioni d'oro", introdotto dal governo Letta.

Secondo la Corte Costituzionale, il prelievo sugli assegni di importo più elevato "è giustificato in via del tutto eccezionale dalla crisi contingente e grave del sistema ed è sostenibile in quanto applicato sulle pensioni più elevate, da 14 a 30 volte superiori alle minime". "La Corte costituzionale - recita la nota ufficiale - ha respinto le varie questioni di costituzionalità relative al contributo, che scade nel dicembre 2016, sulle pensioni di importo più elevato, escludendone la natura tributaria e ritenendo che si tratti di un contributo di solidarietà interno al circuito previdenziale, giustificato in via del tutto eccezionale dalla crisi contingente e grave del sistema".

"La Corte ha anche ritenuto che tale contributo rispetti il principio di progressività e, pur comportando innegabilmente un sacrificio sui pensionati colpiti, sia comunque sostenibile in quanto applicato solo sulle pensioni più elevate, da 14 a oltre 30 volte superiori alle pensioni minime". Non è la prima volta che una misura di questo tipo finisce di fronte alla Corte Costituzionale. Già il governo Berlusconi aveva varato una norma, confermata dal governo Monti, che prevedeva un prelievo di perequazione tra il 5 e il 15% sulle pensioni sopra i 90.000 euro lordi annui. Anche questa legge fu sottoposta ai giudici costituzionali, che nel giugno 2013 la dichiararono illegittima per due motivi: il fatto che il contributo toccasse solo una categoria, i pensionati; e la natura tributaria del prelievo. Relatore della sentenza fu Giuseppe Tesauro.

Nel 2013 il governo Letta con una misura nella legge di stabilità ha riproposto, con alcune modifiche, un prelievo di solidarietà triennale a partire dalle pensioni superiori a 14 volte il minimo Inps. La trattenuta è progressiva: 6% per gli importi da 91.343 a 130.358,8 euro lordi annui; 12% per gli assegni da 130.358,81 a 195.538,20 euro; 18% da 195.538,21 euro in su. La Consulta ha esaminato ben sei ordinanze contro questa disposizione, provenienti dalle sezioni della Corte dei Conti di Veneto, Calabria, Umbria, Campania. Dietro i ricorsi ci sono ex professori universitari, ufficiali delle forze armate, dirigenti dello Stato, dirigenti di enti pubblici o privati, avvocati dello Stato e tanti magistrati.
 

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