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Venerdì, 29 Marzo 2024
Economia

Carburanti, i prezzi corrono: benzina self sopra 1,5 euro al litro

Non si ferma l'aumento dei prezzi sulla rete italiana. Insorgono le associazioni dei consumatori, Unc e Codacons: ''Una stangata per le famiglie''

Prosegue senza sosta la corsa dei prezzi dei carburanti sulla rete italiana: nonostante la frenata del petrolio e la stabilità dei prodotti raffinati, continuano ad aumentare i prezzi di benzina e diesel. Stando alla consueta rilevazione di Staffetta Quotidiana, questa mattina Eni ha aumentato di un centesimo al litro i prezzi consigliati di verde e gasolio.

Benzina, diesel e Gpl: i prezzi aggiornati

Queste sono le medie dei prezzi praticati comunicati dai gestori all'Osservatorio prezzi del ministero dello Sviluppo economico ed elaborati dalla Staffetta, rilevati alle 8 di ieri mattina su circa 15mila impianti: benzina self service a 1,537 euro/litro (invariato, compagnie 1,546, pompe bianche 1,516), diesel a 1,410 euro/litro (invariato, compagnie 1,420, pompe bianche 1,386). Benzina servito a 1,669 euro/litro (invariato, compagnie 1,717, pompe bianche 1,569), diesel a 1,547 euro/litro (invariato, compagnie 1,598, pompe bianche 1,440). Gpl servito a 0,638 euro/litro (invariato, compagnie 0,647, pompe bianche 0,627), metano servito a 0,975 euro/kg (invariato, compagnie 0,981, pompe bianche 0,971), Gnl 0,939 euro/kg (compagnie 0,933 euro/kg, pompe bianche 0,943 euro/kg).

Questi i prezzi sulle autostrade: benzina self service 1,632 euro/litro (servito 1,859), gasolio self service 1,519 euro/litro (servito 1,772), Gpl 0,738 euro/litro, metano 1,068 euro/kg, Gnl 0,939 euro/kg. Queste le quotazioni dei prodotti raffinati in Mediterraneo alla chiusura di ieri: benzina a 382 euro per mille litri (invariato, valori arrotondati), diesel a 371 euro per mille litri (-1, valori arrotondati). Questi i valori comprensivi di accisa: benzina a 1.110,19 euro per mille litri, diesel a 988,44 euro per mille litri.

Unc: ''Rincari inarrestabili, batosta per i consumatori''

"Rincari inarrestabili e vergognosi che durano ininterrottamente dalla rilevazione di metà novembre. In una sola settimana un pieno da 50 litri costa quasi 1 euro in più: 90 cent per la benzina e 87 cent per il gasolio. Dall'inizio dell'anno, in appena 2 mesi, un pieno da 50 litri è aumentato di 4 euro e 75 cent per la benzina e di 4 euro 47 cent per il gasolio, con un rialzo, rispettivamente, del 6,6% e del 6,8%. Su base annua è pari ad una batosta ad autovettura pari a 114 euro all'anno per la benzina e 107 euro per il gasolio". E' quanto afferma Massimiliano Dona, presidente dell'Unione Nazionale Consumatori (Unc).

"Se poi partiamo dai dati di inizio di novembre, prima che scattassero gli aumenti, in meno di 4 mesi, dal 9 novembre, c'è stata -spiega Dona- un'impennata dei prezzi dell'11,5% per la benzina e del 12,8% per il gasolio". "Su un pieno di 50 litri l'aggravio è di quasi 8 euro. 7 euro e 91 cent per la benzina e 7 euro e 99 cent per il gasolio. Su base annua è pari ad una stangata ad autovettura pari a 190 euro all'anno per la benzina e 192 euro per il gasolio" conclude Dona.

Codacons: ''Stangata da 205 euro a famiglia''

La corsa ininterrotta dei listini dei carburanti produce una vera e propria stangata per le tasche dei consumatori, portando il pieno di benzina a costare oggi 8,5 euro in più rispetto a maggio 2020, quando i prezzi alla pompa toccarono i livelli più bassi dell'anno. Un rincaro che, solo per costi diretti di rifornimento, produce oggi un aggravio di spesa da +205 euro a famiglia su base annua. Lo denuncia il Codacons, che fa i conti sulle ripercussioni dei listini di benzina e gasolio sui bilanci delle famiglie.

''Oggi un litro di benzina costa alla pompa il 12,5% in più rispetto allo scorso maggio, mentre per il gasolio si spende il 12,2% in più", spiega il presidente Carlo Rienzi. "L'impennata dei prezzi -continua Rienzi- presso i distributori ha effetti a cascata sulle tasche dei consumatori, perché determina maggiori esborsi sia per i rifornimenti di carburante sia per gli effetti indiretti sui prezzi dei prodotti trasportati e sul comparto energetico''.

''Il rischio concreto -conclude Rienzi - è che l'andamento al rialzo dei prezzi di benzina e gasolio produrrà nelle prossime settimane rincari generalizzati per ortofrutta e alimentari, beni che, come noto, viaggiano su gomma, e avrà ricadute negative su tutto il comparto dell'energia, con inevitabili aggravi di spesa per i consumatori".

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