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Venerdì, 29 Marzo 2024
Addio doppia utenza

Calcio: guardare la Serie A in tv costerà di più

Su Dazn nel 2022-2023 ci sarà una rimodulazione dei prezzi a seconda del numero di device registrati, o anche degli stream visibili contemporaneamente o della qualità delle immagini

Quanto costerà guardare il calcio italiano in tv per la prossima stagione 2022-2023? Sul fronte Dazn la certezza è che la situazione attuale, con le due utenze collegate a un medesimo abbonamento e in grado di vedere contemporaneamente lo stesso contenuto trovandosi anche a distanza anche di chilometri, non sarà più sul tavolo. Non sarà più possibile farlo senza pagare qualcosa in più, almeno (ovvero ci sarà un repricing). Probabile che, come succede ad esempio per Netflix, la possibiltà dela doppia utenza sarà data, ma solo a fronte di un prezzo più alto. Non certo i 29,99 al mese di adesso. Secondo quanto risulta al Sole 24 Ore, in Dazn la scelta è stata fatta: ci sarà una rimodulazione dei prezzi a seconda del numero di device registrati, o anche degli stream visibili contemporaneamente o anche della qualità delle immagini.

La pratica di "condividere l'abbonamento" tra più persone, seppur non ufficialmente era stata usata inizialmente anche come motivazione d’acquisto importante in un contesto di cambiamento. Poi forse era un po' sfuggita di mano. A novembre erano in partenza le lettere agli abbonati per comunicare lo stop alla concurrency già dalla stagione in corso, con possibiltà di recesso. Poi tutto è stato rimandato alla prossima stagione. La notizia di un ipotetico stop alla doppia utenza non era stata subito commentata dall'azienda, ma aveva sollevato la reazione degli utenti, che si erano abbonati anche per la possibilità di condividere un abbonamento ammortizzando i costi. L'ipotesi circolata negli ultimi giorni era quella di permettere, dal mese di dicembre, la visione su due device solo all'interno della stessa abitazione, con la stessa rete wi-fi, facendo venir meno la possibilità che due utenti in due case, città o regioni diverse potessero condividere l'abbonamento. La posizione ora comunicata da Dazn conferma che una riflessione sulla questione è stata fatta, anche se per ora non verranno apportate modifiche agli abbonamenti.

"Chiaro - sottilinea il quotidiano di Confindustria - che non dovranno esserci intoppi normativi e autorizzativi da parte delle Authority. Al netto di questo, allo stop alla concurrency guarda positivamente anche la Lega Serie A che sull’altro piatto della bilancia vede inevitabilmente un abbattimento del valore dell’asset diritti Tv. Ed evidentemente è misura attesa anche da Tim che ha messo sul piatto 340 degli 840 milioni all’anno sborsati da Dazn, senza ottenere i risultati sperati, anche per l’impatto della concurrency". Dazn è titolare dei diritti della Serie A fino al 30 giugno 2024. Per tre stagioni - dal 2021 al 2024 - DAZN trasmetterà un totale di 266 partite (7 a giornata) di Serie A TIM in esclusiva e un totale di 114 partite (3 a giornata) in co-esclusiva

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