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Giovedì, 18 Aprile 2024
Economia

Quanto è aumentata la spesa in un solo anno

Abbiamo ripetuto gli acquisti che una coppia di pensionati ha fatto dodici mesi fa. I record di olio di arachide (+28%), banane (+24%), latte (+11%) e riso (+10%). Ma anche risparmi del 28 per cento che alleggeriscono lo scontrino

In fin dei conti, ogni volta che facciamo la spesa, quanto paghiamo in più? L'inflazione su base annua è passata dal 7,9 per cento di luglio all'8,4 per cento di agosto, dice l'Istat. La recente classifica 2022 di Altroconsumo sui supermercati più convenienti in Italia ci rivela che possiamo risparmiare fino a 3.350 euro l'anno. Bene, ma spesa dopo spesa, questo cosa significa?

L'impressione è che la vita costi molto di più dei dati ufficiali. Certo, avessimo uno scontrino di un anno fa, potremmo fare immediatamente il confronto. Ma chi conserva scontrini così vecchi? Un anno fa la Russia non aveva invaso l'Ucraina, le speculazioni sul gas erano lontane dai prezzi folli attuali. La ricevuta del supermercato sopravviveva giusto fino all'uscita. Un controllo rapido e via nel primo cestino del parcheggio. Dopo un giro di telefonate, però, uno scontrino dell'8 settembre 2021 l'abbiamo trovato. Ci aspettava a casa di una coppia di pensionati.

Il salasso del gas

Abitano in provincia di Monza e Brianza: 85 anni lui e una pensione da impiegato di 1.638 euro al mese, 83 anni la moglie e una pensione minima da casalinga di 524 euro. La loro preoccupazione, oggi, è la spesa energetica: acqua calda autonoma e cucina, per un appartamento che comprende anche un bagno, la camera da letto e il soggiorno. La loro bolletta mensile del gas è lievitata dai 112 euro di agosto 2021 ai 162 euro dello stesso mese di quest'anno. Più 44,6 per cento. Ma rispetto ad agosto 2020, quando avevano pagato 108 euro, l'aumento è del 50 per cento netto.

È andata meglio sul fronte elettrico. Grazie alla sostituzione delle lampadine più vecchie e una maggiore attenzione ai consumi, la loro bolletta è scesa dai 113 euro di agosto 2020 ai 72 euro di quest'anno: meno 36 per cento. Anche se per l'inverno che sta arrivando temono, come tutti, un salasso per luce e gas.

Lo scontrino esce un po' stropicciato da una scatola, conservata in un cassetto. La coppia di ottantenni fa da sempre la spesa nel supermercato più vicino a casa, a Seregno, una cittadina a venti minuti di macchina a nord di Monza e a tre quarti d'ora da Milano. Il punto vendita appartiene alla catena Esselunga che, secondo la classifica di Altroconsumo, è risultata la più conveniente per quanto riguarda i prodotti di marca e tra le prime dieci per i prodotti più economici e la spesa mista.

La loro è la tipica spesa mista, che unisce prodotti con marchio del distributore, promozioni e qualche prodotto di marca. La mattina dell'8 settembre 2021, alle 9.11, i due pensionati hanno pagato 41,28 euro per la loro scorta settimanale. Dalla lista mancano bibite, pasta e pane, poiché bevono acqua del rubinetto e la pasta e il pane li comprano una volta al mese. Così, la mattina di giovedì 7 settembre 2022, abbiamo rifatto la stessa identica spesa, nello stesso supermercato. Ecco cosa abbiamo scoperto.

La guerra nel carrello

Il primo a cadere nel carrello è un pacco di biscotti del Mulino Bianco: 2,69 euro un anno fa, 1,99 oggi anche grazie a una promozione (-26%). La guerra in Ucraina, che ha fatto salire i prezzi dell'olio di semi, entra nella nostra spesa subito dopo: un litro di olio di arachide passa in dodici mesi da 2,79 euro a 3,59 (+28,6%). Diminuiscono le mele Golden: una confezione da quattro scende da 2,95 euro a 2,11 (-28,5%). Tre pacchi di riso da un chilo aumentano invece da 1,98 euro a 2,18 l'uno (+10,1%).

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L'uva Italia da tavola mostra apparentemente una febbre galoppante. Ma il prezzo dipende ovviamente anche dal peso della confezione. Per questo tipo di prodotti, abbiamo seguito il metodo indicato dai proprietari dello scontrino: “Viviamo in due, scegliamo la confezione che pesa di meno”. La vaschetta più leggera al momento disponibile costa 2,46 euro, rispetto a quella da 1,87 euro comprata un anno fa (+31,5%). La percentuale risulta però molto più contenuta se si confronta con i prezzi dello stesso tipo di uva in altri due punti vendita della stessa catena, dove siamo andati a verificare: a Milano (1,63 euro, -12,8%) e in provincia di Lecco, a Cernusco Lombardone (1,97 euro, +5,3%).

Tra prosciutto e mortadella

Le carote restano invariate: 0,98 euro. La confezione pesata di prosciutto di Parma scende invece da 4,56 euro a 4,39 (-3,7%) e quella di mortadella Igp sale da 2,19 euro a 2,39 (+9,1%). La spesa dei due pensionati continuava con la fesa di tacchino a fette: anche per le confezioni di carne, come per le vaschette di uva, il prezzo è influenzato dal peso. La differenza con settembre 2021 è comunque ridotta: 10,33 euro allora per due confezioni per due persone, 10,50 oggi (+1,6%).

Lo scorso anno la coppia aveva speso anche tre euro in giornali, che però oggi non sono più in vendita tra gli scaffali del supermercato. Per non alterare il risultato, li abbiamo sostituiti con un costo quasi equivalente di prodotti di cartoleria (2,99 euro).

La corsa del peperoncino

Il peperoncino è invece tra le spezie più piccanti anche nel prezzo. Una confezione passa da 2,79 euro a 3,08 (+10,4%). Così come la frutta esotica: il prezzo di tre banane aumenta da 0,86 euro a 1,07 (+24,4%). L'ultimo a entrare nel nostro carrello è il latte fresco: 1,69 euro per un litro un anno fa salgono oggi a 1,89 (+11,8%).

Aggiungendo un centesimo per il sacchetto biodegradabile, che resta invariato, la spesa che l'8 settembre 2021 si pagava 41,28 euro un anno dopo costa 44,09 (+6,8%). C'è però una correzione da fare: la cassiera per errore ha battuto come nuova una borsa usata con il marchio del supermercato, che ha visto nel carrello. Ce ne siamo accorti soltanto all'uscita. Tolti questi dieci centesimi il totale è quindi di 43,99 euro: il 6,5 per cento in più rispetto all'8 settembre 2021. Ma comunque quasi due punti in meno rispetto all'8,4 per cento di inflazione registrata dall'Istat.

Secondo il “Rapporto Coop 2022”, la ricerca appena pubblicata sui consumi e gli stili di vita degli italiani, siamo quarti in Europa per prezzi di alimentari e bevande analcoliche, con un aumento generale su base annua del dieci per cento. Fanno peggio di noi Germania, Spagna e Regno Unito, mentre la Francia ci segue di circa tre punti percentuali. Restiamo comunque sotto la media degli aumenti europei, che per gli alimentari è del 12,8 per cento. La brutta notizia è che l'impennata dei prezzi potrebbe essere endemica e continuare nel 2023. Tra un anno, rifacendo la spesa, vedremo di quanto.

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