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Sabato, 20 Aprile 2024
Le novità

Carburanti: cosa cambia per gestori e automobilisti con gli emendamenti al decreto

Resta l'obbligo di indicare il prezzo medio con un cartellone ad hoc, le multe però saranno ridotte. Per chi fa benzina ci sarà un'app che consentirà la consultazione dei listini in tempo reale

L'obbligo per i benzinai di esposizione del prezzo medio dei carburanti resta, ma le sanzioni saranno ridotte. È quanto prevede un emendamento al dl carburanti che il governo si accinge a presentare. Un'altra novità è che verrà introdotta un'app sviluppata dal ministero dell'Economia e delle Finanze che consentirà "la consultazione dei prezzi medi" del carburante. Ma andiamo con ordine, iniziando proprio dall'obbligo per i gestori di indicare con una cartellonista ad hoc la media aritmetica dei prezzi praticati su base regionale, una misura introdotta proprio con il decreto Trasparenza.

Intanto va segnalato che per quanto riguarda i gestori autostradali, il prezzo medio dovrebbe essere calcolato su base nazionale. Il governo però è intenzionato anche a rivedere le sanzioni che stando alla normativa attuale variano da 500 a 6 mila euro. Se l'emendamento dovesse passare l'importo di eventuali multe sarà compreso tra i 200 e i 2mila euro, dunque una riduzione rispetto alla legge oggi in vigore.

Cosa cambia con l'emendamento del governo

L'emendamento specifica che la comunicazione dei prezzi riguarda gli esercenti "sulla rete non autostradale" e "autostradale" con "frequenza settimanale anche a prescindere da variazioni". Gli esercenti, si prevede, "espongono con adeguata evidenza la cartellonistica riportante la media aritmetica dei prezzi". L'emendamento prevede sanzioni da 200 a 2mila euro e sospensione dell'attività da 1 giorno a fino a 30 giorni massimo in caso di reiterazione.

Il Garante dei prezzi, si legge ancora, "predispone trimestralmente una relazione in ordine all'andamento dei prezzi medi". Ci sarà poi un'app che permetterà agli automobilisti di sapere in tempo reale qual è il prezzo medio di benzina e diesel direttamente dal proprio smartphone. Per lo sviluppo dell'applicazione il governo autorizza la spesa di 500mila euro per il 2023 e 100mila euro a decorrere dal 2024.

Codacons: "Sanzioni irrisorie"

L'emendamento del governo al decreto sulla trasparenza dei prezzi all'esame della commissione Attività produttive della Camera rappresenta per il Codacons un ''buco nell'acqua'' e non porterà benefici sul fronte della riduzione dei listini di benzina e gasolio alla pompa. Lo sottolinea l'associazione in una nota.

"Le sanzioni per i benzinai scorretti rimangono ancora irrisorie e non in grado di garantire adeguata trasparenza ai consumatori" spiega l'associazione. "Incomprensibile poi la modifica secondo cui le comunicazioni dei prezzi da parte dei gestori al ministero delle Imprese e del Made in Italy dovranno essere fatte "al variare del prezzo praticato e comunque con frequenza settimanale". Un evidente passo indietro per il Codacons "rispetto alla situazione attuale che di certo non va nella direzione di assicurare una maggiore trasparenza sui listini, ma sembra più un regalo ai benzinai".

Assoutenti: "Il faro va puntato sulle speculazioni "

Per Assoutenti invece ''il vero problema dei prezzi dei carburanti si insinua nella fase che va dall'acquisto del petrolio alla sua raffinazione fino alla vendita di benzina e gasolio alla pompa'', passaggi in cui, spiega il presidente Furio Truzzi
''si accumulano ricarichi ingiustificati che generano enormi extra-profitti per società petrolifere e intermediari e fanno crescere il prezzo ai distributori, e su cui manca del tutto trasparenza. Proprio per questo - conclude Truzzi - riteniamo di grande importanza l'istituzione e il funzionamento della commissione di allerta rapida sui prezzi prevista dal 199 bis del disegno di legge per consentire al Governo interventi efficaci in caso di anomalie nei listini''.

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