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Lunedì, 5 Giugno 2023
Economia Italia

Venti di guerra e prezzi della benzina: "Aumenti? Solo speculazione"

Le quotazioni del petrolio sono salite ai massimi degli ultimi mesi. Per confesercenti ci sono i presupposti per aspettarsi un aumento dei prezzi di benzina e diesel, ma le associazioni dei consumatori promettono battaglia contro le speculazioni

Il 2020 potrebbe aprirsi con un nuovo caro-benzina, per effetto delle quotazioni del petrolio che - complice l'escalation di tensioni tra Usa e Iran - sono salite ai massimi degli ultimi quattro mesi raggiungendo quota 63 dollari.

Secondo il il presidente della Figisc - Confcommercio, Bruno Bearzi, i prezzi dei carburanti dovrebbero registrare un aumento nei prossimi quattro giorni.

"A meno di drastiche variazioni in più od in meno delle quotazioni internazionali alla chiusura dei mercati di oggi o del tasso di cambio euro/dollaro - sottolinea-, ci sono ad oggi plausibili presupposti per una aspettativa di prezzi tendenzialmente in aumento, media dei due prodotti benzina e gasolio e delle due modalità di servizio 'self' e 'servito', per i prossimi 4 giorni con scostamenti, almeno in questa prima fase iniziale, entro 0,5 cent al litro in più".

Iran e caro benzina, dai consumatori allerta speculazioni

"No a speculazioni sul rientro degli italiani o a rialzi dei carburanti legati al raid Usa a Baghdad". Ad affermarlo in una nota è Massimiliano Dona, presidente dell'Unione Nazionale Consumatori.

"Non c'è alcun motivo per il balzo del petrolio già registrato in alcune Borse. Per ora, infatti, non c'è stato alcun annuncio da parte degli iraniani sul lato dell'offerta di petrolio.

"È prematuro anche parlare di venti di guerra o di escalation militari o, comunque, operare ed intervenire sui mercati come se la guerra fosse già alle porte" sottolinea Dona.

L'Unione Nazionale Consumatori suggerisce anche alcune piccole strategie per risparmiare sul rientro dalle vacanze:

  • non entrate nel primo distributore che vi capita appena si accende la spia della benzina, ma cercate il prezzo più basso;
  • prediligete le pompe bianche, senza insegne famose (no logo), o quelle della grande distribuzione;
  • preferite il self service al servito;
  • verificate la corrispondenza tra i prezzi esposti nei cartelli e quelli effettivamente praticati;
  • i distributori in autostrada hanno prezzi mediamente più alti, quindi, prima di partire per il viaggio di rientro, fate il pieno;
  • guardate i benzacartelloni e confrontate i prezzi attraverso il sito carburanti.mise.gov.it.

Sempre dalla perte dei consumatori l'associazione Codacons si è detta pronta ad iniziative legali contro qualsiasi rincaro speculativo dei prezzi alla pompa.

L'associazione dei consumatori ricorda infatti che i carburanti venduti oggi presso i distributori "sono stati acquistati nei mesi scorsi, quando le quotazioni del petrolio erano inferiori, e un aumento repentino dei prezzi alla pompa non appare in alcun modo giustificato. Non solo"

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