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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Bollette, la nuova proposta di price cap fatta dal ministro Fratin è già vecchia

Il ministro dell'Ambiente e della sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin vuole proporre un tetto al prezzo dell'energia prodotta dalle rinnovabili, ma è stato già fatto dall'Unione Europea: come funziona

In attesa di un price cap europeo sul gas, l'Italia fa la sua proposta. Il ministro dell'Ambiente e sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin ha detto che vuole proporre l'introduzione di un tetto al prezzo dell'energia prodotta da fonti rinnovabili, per diminuire i costi delle bollette. In realtà, la proposta di Fratin non è nuova: la misura è già nel regolamento del 6 ottobre adottato dal Consiglio dell'Unione europea. Le questioni delle varie forme di price cap da applicare sono però ancora aperte, e ogni proposta presenta dei pro e dei contro rispetto all'impatto su bollette e mercato dei prezzi dell'energia. 

La proposta di Fratin

Ospite a Palazzo delle Stelline, a Milano, per prendere parte all'evento "Direzione Nord", il ministro dell'Ambiente e sicurezza energetica (Mase) Gilberto Pichetto Fratin ha parlato di una sua "proposta di price cap nazionale che riguarda il sistema delle rinnovabili, pari a 180 euro al megawatt", probabilmente riferendosi al megawattora.

Il Ministro ha spiegato che "significa mettere un tetto al prezzo dell'energia da fonti rinnovabili, che naturalmente non hanno un onere eccessivo di costo per la produzione. Un tetto in questo caso molto alto, 180 euro al megawatt è la proposta elaborata dal Mase, che scatta e determina un prelievo rispetto all'impresa qualora si superi l'importo di 180 euro al megawatt/ora".

Il regolamento Ue, un price cap uguale alla proposta di Fratin

Ci sono ancora pochi dettagli sulla proposta, ma il modello di price cap di cui ha parlato Fratin non è nuovo. Il 6 ottobre il Consiglio dell'Unione Europea ha adottato il regolamento 2022/1854 relativo a "un intervento di emergenza per far fronte ai prezzi elevati dell'energia". All'articolo 6 si parla di "Tetto obbligatorio sui ricavi di mercato", per cui i "ricavi di mercato dei produttori ottenuti dalla produzione di energia elettrica dalle fonti di cui all'articolo 7, paragrafo 1, sono limitati a un massimo di 180 Eur per MWh di energia elettrica prodotta".

Il tetto si applica a:

  • Energia eolica; 
  • Energia solare;
  • Energia geotermica;
  • Energia idroelettrica senza serbatoio;
  • Combustibili da biomassa, escluso il biometano;
  • Rifiuti;
  • Energia nucleare;
  • Lignite;
  • Prodotti del petrolio greggio;
  • Torba.

Il price cap voluto dal ministro Fratin esiste già

Quindi, il tetto a 180 euro megawattora riguarda soprattutto le energie rinnovabili, proprio come indicato dal ministro Fratin. 

La proposta di price cap della Commissione Ue (e i suoi pericoli)

La Commissione europea ha proposto un tetto fisso al prezzo del gas, da attivare solo in presenza di due circostanze eccezionali legato al prezzo dell'indice Ttf alla borsa di Amsterdam e al tempo. "Il tetto - si legge nel testo inviato ai governi - si attiva se la base di prezzo del Ttf raggiunge un livello predefinito e se l'aumento del prezzo non corrisponde ad un analogo aumento a livello di mercato mondiale (nel confronto con i prezzi del gas naturale liquefatto)". Quindi il tetto scatta solo se l'aumento del prezzo del gas comprato dall'Ue è slegato da un generale incremento globale delle tariffe del Gnl. Se Ttf e Gnl crescono assieme, niente price cap.

Il gas dei nuovi rigassificatori basterà?

Scendendo nei dettagli della proposta, la prima condizione si verifica quando il Ttf mensile supera una soglia per un certo numero di settimane. Entrambi i valori - prezzo e numero di settimane - sono ancora da stabilire. La seconda condizione - che deve verificarsi assieme alla prima per far scattare il price cap - si ha quando la differenza tra il prezzo del Ttf e un "paniere" di prezzi del gas naturale liquefatto - quello che arriva nei rigassificatori, per intenderci - supera una soglia per un certo numero di giorni.

La palla passerà ora al Consiglio straordinario Energia, a cui parteciperà anche il ministro Fratin. Dopo il via libera dei governi si potrà finalmente determinare l'ammontare del tetto al prezzo. Ma ci sono dei pericoli da scongiurare: il messaggio chiave di Bruxelles è che il price cap sul gas deve avere una soglia "sostenibile", perché, se fosse troppo bassa, i fornitori potrebbero voltare le spalle all'Europa peggiorando la situazione delle forniture in vista degli inverni futuri. 

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