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Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia Italia

Procedura di infrazione, l'Europa concede una settimana all'Italia

Italia peggiore economia d'Europa: nuovi dati negativi nel rapporto dello European Fiscal Board che peseranno quando Martedì 2 luglio il collegio dei commissari europei si riunirà a Strasburgo per prendere una decisione sulla procedura di infrazione

Una decisione sull'apertura della procedura di infrazione era attesao per oggi, ma il portavoce della Commissione Ue ha rimandato tutto alla settimana prossima spiegando come siano in corso negoziati con l'Italia. Oggi infatti il collegio dei commissari europei presieduto da Jean-Claude Juncker ha discusso a Bruxelles dello "stato di avanzamento dell'eventuale procedura per deficit eccessivo legata al debito nei confronti dell'Italia", con una comunicazione orale del vicepresidente Valdis Dombrovskis e del commissario Pierre Moscovici. 

Dopo la discussione, il collegio "ha concordato di ritornare sull'argomento la settimana prossima", riferisce il portavoce capo Margaritis Schinas, cioè nella riunione di martedì prossimo 2 luglio, a Strasburgo.

Se la lettera presentata da Conte verrà archiviata come una mera comunicazione di intenti, per l'Italia si apriranno 3 o al massimo 6 mesi per deviare dal percorso adottato sul percorso dei conti pubblici, percorso che il 5 giugno la Commissione Europea ha censurato dipingendo come "giustificata una procedura per deficit eccessivo basata sul debito" nei confronti dell'Italia. 

La situazione italiana resta sotto i riflettori anche per via della sua debolezza economica: secondo un nuovo rapporto dello European Fiscal Board la crescita economica in Italia è prevista essere meno della metà della media dell'area euro nel 2020 mentre la disoccupazione rimarrà al di sopra dei livelli pre crisi.

Se l'Italia non riuscirà a far ripartire la propria economia con una stima del Pil al 0,7%, nel 2020 fallirà ancora una volta nel contenere il deficit sotto al 3% del Prodotto interno lordo. 

Debito italiano al 135% del Pil nel 2020

I tassi di indebitamento sono previsti "in declino, beneficiando dell'effetto combinato della crescita e dei tassi di interesse, in tutta l'area euro ad eccezione dell'Italia, dove il debito raggiungerà probabilmente il 135% del Pil, secondo le previsioni della Commissione".

Non solo Italia, per lo European Fiscal Board, "sulla base delle misure adottate, che non includono ancora le manovre 2020, una vasta maggioranza di Paesi che hanno necessità di consolidare non lo faranno in maniera adeguata". Alcuni Paesi "dovrebbero persino andare nella direzione opposta (Belgio, Spagna, Italia, Portogallo e Slovacchia), che risulterebbe in una politica di bilancio aggregata più espansiva di quanto permesso dal patto. Questo deve essere corretto. L'Olanda dovrebbe fare un uso significativo del suo spazio di bilancio nel 2020. In Germania, l'utilizzo dello spazio di bilancio è previsto essere più limitato che in Olanda e anche più limitato rispetto al 2019".

Intanto lo spread Btp/Bund tratta in allargamento a 251,8 punti base, nonostante il buon risultato dell'asta dei titoli di debito pubblico: i tassi sono scesi, in particolar modo sul Ctz, il cui rendimento in asta è calato di quasi 40 punti base rispetto a un mese fa.

Il ministro dell'Economia, Giovanni Tria si è detto fiducioso sull'esito della trattativa con la Ue spiegando di non vedere "ostacoli per un accordo" con la Commissione europea. "Per un'economia a crescita zero - ha proseguito Tria - un target di deficit al 2,1% per l'anno in corso rappresenta una politica fiscale piú che prudente, stiamo andando verso questo livello di deficit grazie a una gestione delle finanze pubbliche prudente anche se stiamo attuando le politiche sociali programmate decise nell'ultima legge di bilancio. Per il futuro l'idea è quella di tenere il deficit basso e continuare con l'obiettivo di diminuzione del debito, non attraverso l'innalzamento delle tasse ma con piú basse spese correnti".

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