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Venerdì, 19 Aprile 2024
ECONOMIA

Tagli e prestiti: ecco le proposte di Tsipras all'Eurogruppo

Nuove tasse e tagli a pensioni: nella proposta di accordo con i creditori, Tsipras accetta molte misure di austerità finora rifiutate. Ma chiede 35 miliardi di fondi strutturali per la crescita

ROMA - Con un documento inviato ai creditori internazionali poche ore prima della scadenza dell'ultimatum della mezzanotte di ieri, la Grecia si è impegnata ad attuare una serie di riforme, che raccolgono in buona parte le precedenti proposte dei creditori, in cambio di nuovi aiuti, per evitare l'uscita dalla zona euro. A sua volta il Parlamento greco si pronuncerà oggi con un voto su queste proposte, così da permettere o da impedire al governo di Alexis Tsipras di negoziare il pacchetto di riforme.

Il dibattito in Parlamento inizierà nel primo pomeriggio. Le proposte greche prevedono una manovra da dodici miliardi di euro, con un aumento dell'Iva in alcuni settori, una riforma delle pensioni e dell'amministrazione pubblica, in cambio di un aiuto finanziario su tre anni di circa 53 miliardi. Le proposte contenute nel documento saranno immediatamente esaminate dalla ex troika prima di essere sottoposte ai ministri delle Finanze dell'Eurozona e poi, domenica, a un vertice straordinario a Bruxelles dei capi di stato e di governo dei ventotto paesi dell'Unione europea. 

LE MISURE - Nel piano sono state accolte alcune misure di austerità finora rifiutate. Addio alle baby pensioni e al tanto difeso sconto Iva per le isole, aumento delle tasse sul lusso e sugli armatori, ma i tagli alla difesa restano contenuti e gli obiettivi di bilancio andranno rivisti con le istituzioni. Il piano di riforme offerto dal governo greco e arrivato a Bruxelles è simile all'ultima offerta del presidente della commissione Ue Jean-Claude Juncker e ci sono concessioni importanti, ma alcuni punti potrebbero ancora non piacere all'ex Troika.  L'iva garantirà un gettito dell'1% del Pil all'anno, e includerà nell'aliquota standard del 23% ristoranti e catering. Una aliquota ridotta del 13% si applicherà a cibo, energia, alberghi e acqua, e una super-ridotta al 6% a farmaci, libri e teatro. Si elimina lo sconto per le isole entro il 2016, partendo da quelle a reddito più elevato e turistiche, ed escludendo quelle più remote.

Grecia, vince il no © Infophoto

FISCO E PENSIONI - Abolite le agevolazioni sulla benzina per gli agricoltori e i trattamenti fiscali "preferenziali" ad agricoltori e armatori. Aumento della tassa sulle imprese dal 26% al 28%, con un anticipo di pagamento del 100% sui loro profitti. Aumento del contributo di solidarietà e revisione della tassa sulle proprietà dopo l'aggiustamento del valore catastale, aumento della tassa di lusso dal 10% al 13% retroattiva al 2014. Tagli alla difesa di cento milioni di euro nel 2015 e duecento milioni nel 2016. Introduzione della tassa sugli spazi pubblicitari in tv. Via le pensioni anticipate, e forti disincentivi e penalità per chi continui ad optare per delle baby pensioni. Progressivo innalzamento dell'età pensionabile a 67 anni entro il 2022. Abbandono progressivo del contributo di solidarietà alle pensioni più povere (Ekas) entro il 2019. Aumento del contributo sanitario per pensionati dal 4% al 6%.

Grecia, la politica e la lotta all'austerità

E di fronte ad uno sforzo più importante del governo Tsipras, le istituzioni aprono sul debito: "Le proposte di Atene devono essere accompagnate da una proposta realistica dei creditori sulla sostenibilità del debito per creare una situazione 'win win'", ha detto il presidente Tusk. La situazione resta comunque delicata, tanto che il Fondo monetario internazionale invita a "un'azione politica tempestiva" per gestire il contagio, qualora le cose dovessero andare male.

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