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Venerdì, 29 Marzo 2024
Economia Italia

Modifiche al "decretone": come cambiano quota 100 e reddito di cittadinanza

Sarà la Camera a partire da lunedì 18 marzo a sciogliere gli ultimi nodi del decretone che istituisce reddito di cittadinanza e quota 100. Un passaggio che nasconde però ancora insidie per la maggioranza gialloverde

Il cosiddetto "decretone" e la discussione sul reddito di cittadinanza e quota 100 approderà nell'Aula della Camera lunedì 18 marzo come deciso la Conferenza dei capigruppo. Si tratterà di un percorso tutt'altro che in discesa perché dovranno essere affrontati tutti i nodi sulle misure che ancora dividono anche i partiti della maggioranza gialloverde.

Intanto il provvedimento è cambiato rispetto a come era uscito da palazzo Chigi a gennaio. L'aula del Senato approvando in prima lettura la trasformazione del decreto legge - con 149 voti favorevoli, 110 contrari e 4 astensioni - ha introdotto diverse novità.

Reddito di cittadinanza, stretta sui 'furbetti' del divorzio

Aumentano i controlli per chi chiede di accedere al reddito di cittadinanza e risulta separato o divorziato successivamente al primo settembre 2018. La polizia locale dovrà certificare, con apposito verbale, l'effettivo cambio di residenza del separato/divorziato.

Reddito di cittadinanza, retribuzione minima

I percettori del reddito di cittadinanza saranno obbligati ad accettare il lavoro solo se la retribuzione sarà superiore a 858 euro. La modifica stabilisce che l'assegno dovrà essere superiore del 10% rispetto ''alla misura massima del beneficio fruibile dal singolo individuo (comprensiva della componente ad integrazione del reddito prevista per i nuclei residenti in abitazione in locazione)''. Il reddito di cittadinanza può arrivare fino a un massimo di 780 euro che con un incremento del 10% arriverebbe fino a 858 euro.

Reddito di cittadinanza, stretta su stranieri

Arriva la stretta sugli immigrati che vorranno ottenere il reddito di cittadinanza. Dovranno produrre una certificazione, rilasciata dalla competente autorità dello Stato estero, sui requisiti di reddito e patrimoniali e sulla composizione del nucleo familiare. La certificazione deve essere presentata in una versione tradotta in lingua italiana e legalizzata dall'autorità consolare italiana (che ne attesta la conformità all'originale). Sono esclusi dalla certificazione i soggetti aventi lo status di rifugiato politico.

Reddito di cittadinanza, più privacy

In seguito ai rilievi dell'Autorità garante per la privacy viene stabilito che le spese effettuate con la card del reddito di cittadinanza saranno controllate in forma anonima. I controlli relativi alle spese effettuate con le card del reddito di cittadinanza saranno effettuate ''mediante il monitoraggio dei soli importi''. La proposta di modifica stabilisce che le modalità dei controlli dovranno essere fissate ''di concerto con il Garante per la protezione dei dati personali, da adottare entro tre mesi dalla data dalla data di entrata in vigore del presente decreto, sono stabilite le modalità con cui, mediante il monitoraggio dei soli importi complessivamente spesi e prelevati sulla Carta Rdc''.

Reddito di cittadinanza, niente condannati

Stop al reddito di cittadinanza per chi è stato condannato in via definitiva e revoca retroattiva, con il conseguente obbligo di restituzione delle somme indebitamente percepite. Il beneficio, inoltre, non potrà essere richiesto nuovamente prima che siano passati dieci anni dalla condanna.

Reddito di cittadinanza, servono lavori socialmente utili

I percettori del reddito di cittadinanza dovranno svolgere lavori socialmente utili per un minimo di 8 ore a un massimo di 16 ore settimanali.

Reddito di cittadinanza, bonus e sanzioni

I datori di lavoro che assumono persone beneficiarie del reddito di cittadinanza dovranno mantenere il rapporto per almeno 36 mesi, altrimenti perderanno il bonus e dovranno pagare delle sanzioni. È inoltre prevista una maxi multa (maggiorata del 20% rispetto alla norma attuale) nei casi di mancata comunicazione dell'instaurazione del rapporto di lavoro con percettori del reddito di cittadinanza. È prevista l'esclusione dagli incentivi anche nei casi cui i datori di lavoro che non siano in regola con gli obblighi di assunzione (relativi alle categorie protette).

Più controlli contro il lavoro nero: è infatti prevista la decadenza del reddito di cittadinanza qualora uno dei membri del nucleo familiare sia trovato, nel corso delle attività ispettive svolte dalle competenti autorità, intento a svolgere attività di lavoro dipendente o di collaborazione coordinata e continuativa.

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Quota 100 "sblocca" le assunzioni: statali cercasi 

Nel passaggio parlamentare sono state votate anche alcune novità per quanto riguardano le norme previdenziali contenute nel decretone.

Quota 100, assunzioni statali

I precari della scuola avranno un super punteggio, nel prossimo concorso che sarà bandito. ''Al fine di fronteggiare gli effetti della pensione quota 100 sul sistema scolastico e garantire lo svolgimento dell'attività didattiche'' la proposta di modifica stabilisce che nel primo concorso che sarà bandito dopo l'approvazione del provvedimento in esame ''le graduatorie di merito sono predisposte attribuendo ai titoli posseduti un punteggio fino al 40% di quello complessivo''.

Tra i titoli valutabili, inoltre, ''è particolarmente valorizzato il servizio svolto presso le istituzioni scolastiche del sistema nazionale di istruzione, al quale è attribuito un punteggio fino al 50% del punteggio attribuibile ai titoli''.

Sempre in vista dell'attuazione di quota 100, è previsto il reclutamento di 1300 impiegati a tempo indeterminato, in deroga alle norme vigenti, per far fronte alle gravi scoperture degli uffici giudiziari.

Rate per riscattare gli anni contributivi

Le persone che vogliono incrementare la propria 'anzianità', ai fini del conteggio dei requisiti per andare in pensione, potranno riscattare gli anni necessari versando la somma dovuta in 120 rate (mentre attualmente sono previste 60 rate).

Novità anche per la liquidazione 

L'anticipo della liquidazione potrà arrivare fino a 45.000 euro (rispetto ai 30.000 previsti attualmente dal decreto). Tutti gli statali che aspettano di ricevere la liquidazione potranno ottenere la quota del trattamento di fine servizio, come previsto dal decreto legge rdc e quota 100. Mentre per coloro che decidono di andare in pensione senza beneficiare di uscite anticipate potranno accedere alla liquidazione dopo tre mesi dalla data di cessazione del rapporto di lavoro.

Pensione di cittadinanza

La pensione di cittadinanza potrà essere richiesta presso gli istituti di patronato e di assistenza sociale. Ai fini del finanziamento degli istituti di patronato, alla relativa pratica si applica il medesimo punteggio concernente le pratiche inerenti agli assegni sociali.

Ricordiamo che la cosiddetta pensione di cittadinanza spetta ai nuclei formati esclusivamente da Over 67 che soddisfano determinati requisiti economici tra cui una ISEE inferiore a 9.360 euro e un patrimonio immobiliare (diversa dalla casa d’abitazione) inferiore a 30.000 euro. Inoltre il reddito familiare dovrà non essere superiore a 7.560 euro, soglia è aumentata a 9.360 euro qualora il nucleo familiare sia in affitto.

Ai beneficiari di questa misura spetterà una somma a titolo di integrazione del reddito familiare che ogni mese verrà erogata non sul cedolino della pensione bensì su un’apposita carta acquisti realizzata da Poste Italiane. L'integrazione mensilmente sarà pari ad un massimo di 780 euro.

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