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Venerdì, 29 Marzo 2024
ECONOMIA

Bce, Draghi gioca il jolly ma a rischiare sono i singoli Paesi

La Banca centrale europea ha lanciato un piano di acquisti di titoli per 60 miliardi di euro al mese. L'80% del rischio è pero a carico dei singoli Stati

La Banca centrale europea ha deciso di lanciare un piano di acquisti di titoli ampliato alle emissioni pubbliche da 60 miliardi di euro al mese, che proseguirà fino a settembre 2016 e comunque fino a quando l'inflazione si riporterà a livelli ritenuti coerenti con i suoi obiettivi. Lo ha annunciato il presidente Mario Draghi, nella conferenza stampa al termine del Consiglio direttivo.

Si tratta del Quantitative Easing, uno strumento di politica monetaria nato in Giappone ma già adottato dalla Fed americana e della Bank of England che consiste nell'acquisto di beni (in genere titoli di Stato, obbligazioni e azioni) da parte delle banche centrali per immettere liquidità sul mercato.

In sostanza il piano di Draghi prevede l’acquisto di titoli di stato per 60 miliardi di euro al mese da marzo 2015 a settembre 2016. Gli acquisti saranno effettuati in base alla quota di ogni banca nazionale nel capitale della Bce. Draghi ha escluso che ci saranno eccezioni per la Grecia. 

COSA RISCHIANO I SINGOLI STATI - Il Quantitative Easing prevede inoltre una quota di rischio che sarà ripartita fra i singoli paesi e la Bce. Nel piano elaborato da Draghi le banche centrali dei paesi interessati garantiranno per una quota pari all’80% del totale. "Su questo - ha spiegato il Sole 24 Ore - Draghi ha fatto una concessione ai “falchi”, guidati dal capo della Bundesbank Jens Weidmann". 

LA SCHEDA: COS'E' IL QUANTITIVE EASING

"La dinamica dell'inflazione nell'area euro - ha sottolineato Draghi dopo il varo del quantitative easing - continua ad essere debole e le misure decise oggi dalla Bce "garantiscono il raggiungimento degli obiettivi in termini di stabilità dei prezzi". Draghi ha riconosciuto che gli interventi realizzati finora sono stati "insufficienti" a scongiurare un periodo prolungato di bassa inflazione, mentre il Quantitative Easing annunciato oggi è anche superiore alle stime del mercato: sono 1.080 miliardi di euro ma il bazooka potrebbe essere ancora più potente. Draghi infatti ha sottolineato che gli acquisti continueranno fino a quando il tasso di inflazione non sarà allineato al target della Bce.

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