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Martedì, 23 Aprile 2024
I conti

Di quanto diminuiranno le bollette del gas a febbraio (e di chi è il merito)

Gli esperti ridimensionano l'annuncio del ministro Giorgetti e i meriti del governo. A ogni modo, tutti concordano che le prossime fatture saranno meno salate

L'annuncio di ieri di Giancarlo Giorgetti ha fatto tirare un sospiro di sollievo a famiglie e imprese: a febbraio, i prezzi delle bollette del gas dovrebbero scendere del 40% su base mensile. E a stretto giro dalle dichiarazioni del ministro dell'Economia, diversi esponenti della maggioranza hanno rivendicato i presunti meriti del governo sulla riduzione delle fatture. Il giorno dopo, gli esperti hanno ridimensionato sia l'entità dello sconto, sia il ruolo dell'esecutivo. Mentre lo stesso Giorgetti ha chiarito che "la decisione sui costi energetici in bolletta" spetta all'Arera, che farà i calcoli nei prossimi giorni. A ogni modo, il ministro ha tenuto ad assicurare che la diminuzione sarà "significativa". Di quanto?

I calcoli ufficiosi, prima che arrivino quelli ufficiali dell'Arera, li ha fatti Nomisma Energia. Con il crollo subito a gennaio dal prezzo spot del gas, per le bollette di febbraio (che si riferiscono ai consumi di gennaio) "dovremo avere un taglio del 33%" rispetto a quelle del mese precedente, stima Davide Tabarelli, presidente di Nomisma Energia. "Per la famiglia tipo si tratta di un risparmio su base annua di 712 euro per consumi tipo di 1400 metri cubi anno", aggiunge Tabarelli. Questo taglio dovrebbe così compensare l'aumento del 23% dei prezzi delle bollette del gas registrati nell'ultima fattura, quella relativa ai consumi di dicembre. 

Per quanto riguarda invece le bollette della luce del secondo trimestre 2023, "dovremo aspettare fine marzo, ma anche qui, grazie al crollo dei prezzi in borsa dell'elettricità, è ipotizzabile un'ulteriore riduzione del 20%", aggiunge il presidente di Nomisma Energia, che sottolinea: "Si tratta di ottime notizie, ma non devono far dimenticare che la crisi non è finita e le tariffe del gas che si avranno per gennaio sono sempre del 30% superiori a quelle precedenti il 2022, mentre quelle dell'elettricità sono ancora circa il doppio quelle precedenti".

Ma come mai si è giunti a questa riduzione dei prezzi? Secondo Alfredo Antoniozzi, vice capogruppo di Fratelli d'Italia alla Camera, il merito è dei "ventuno miliardi di euro messi in campo dal governo Meloni sul contenimento dei costi energetici" e del "price cap" sul gas che scatterà a febbraio in tutta l'Ue e "a cui il nostro governo ha fortemente contribuito". "Qualcuno dovrebbe chiederci scusa per le critiche mosse", ha aggiunto Antoniozzi.

Di diverso avviso l'associazione dei consumatori Aduc: "Le politiche nazionali in materia sono totalmente ininfluenti se non per riduzione del danno. Il mercato del gas, per un Paese come il nostro, dipende solo da quanto avviene oltre le Alpi", ossia al mercato virtuale di Amsterdam, dove si origina l'indice Ttf da cui dipende la fissazione dei prezzi in tutta Europa. A dare ragione all'Aduc sono state nei giorni scorsi due diverse agenzie Ue del mercato energetico (Acer ed Esma), che hanno anche smentito, almeno per il momento, gli effetti benefici del price cap (tra l'altro, ancora non attuato). Stando ai rapporti delle due agenzie, pubblicati il 23 gennaio, il tetto non ha avuto finora alcuna influenza sui mercati finanziari ed energetici. Il calo dei prezzi del gas di questi ultimi mesi, semmai, è dovuto a tendenze già presenti prima dell'adozione del regolamento che istituito il price cap: riduzione della domanda, inverno mite, stock pieni, reazione lenta dell'industria a fronte della riduzione dei prezzi. 

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