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Giovedì, 28 Marzo 2024
Economia

Quota 100, cosa serve per andare in pensione

Dovrebbero servire 62 anni di età e 38 di contributi. Si potrà parlare di Quota 100 solamente per chi ha 62 anni. Andando avanti con l'età, sarà Quota 101, Quota 102 e così via

L'attenzione e l'interesse intorno al tema restano altissimi, migliaia di lavoratori ogni giorno leggono i quotidiani e seguono gli annunci social degli esponenti politici cercando i dettagli sulla ormai famosa "Quota 100", lo strumento pensato dal governo Conte per riformare il sistema previdenziale italiano, rendendo così più flessibile la riforma Monti-Fornero del 2011. Quanti soldi ci sono? L'esecutivo ha svelato che per la riforma delle pensioni nella prossima Legge di Bilancio 2019 verranno stanziati 7 miliardi di euro. Queste risorse, però, potrebbero non essere sufficienti per approvare Quota 100, così, come è stata descritta nel "contratto del cambiamento" e per questo motivo verranno introdotti dei paletti sia per l'età che per il requisito contributivo.

Quota 100: cosa serve per andare in pensione

Va sottolineato che nel contratto di governo si parlava di consentire il pensionamento anticipato quando la somma dell'età e degli anni di contributi è almeno pari a 100. Secondo gli ultimi sviluppi, però, la Quota 100 sarà differente da quella preventivata. In pratica per andare in pensione con la Quota 100, dovrebbero servire un'età minima di 62 anni e nel contempo almeno 38 anni di contributi. Se effettivamente sarà, così, si potrà parlare di Quota 100 solamente per coloro che hanno compiuto 62 anni; questo perché anche coloro che hanno 63 anni di età dovranno avere almeno 38 anni di contributi, così come i lavoratori che vogliono andare in pensione a 64 anni. Andando avanti con l'età anagrafica, quindi, si parla rispettivamente di Quota 101, Quota 102 e così via.

Quota 100 e assegno previdenziale

Allo stesso tempo secondo più fonti per andare in pensione con la Quota 100 non bisognerà rinunciare ad una parte dell'assegno previdenziale, così come avviene con l'Opzione Donna o con l'attuale Ape Volontario. Nei giorni scorsi, infatti, Claudrio Durigon della Lega, ha confermato che non ci saranno né riduzioni dell'1,5% per ogni anno di anticipo, né la richiesta di un ricalcolo contributivo della pensione. I lavoratori, quindi, se così fosse potrebbero anticipare l'accesso alla pensione fino a un massimo di 5 anni (ricordiamo che dal 2019 l'età pensionabile sarà pari a 67 anni) senza subire riduzioni dell'assegno previdenziale.

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