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Giovedì, 25 Aprile 2024
Riforma del Fisco

Quoziente familiare: la proposta di Meloni per ridisegnare l'Irpef

Questo sistema di tassazione prevede che il reddito imponibile venga calcolato sul numero dei componenti del nucleo familiare e non più solo su base individuale. Vediamo quali potrebbero essere (in astratto) i pro e i contro della misura

Al punto 1 del programma di Fratelli d'Italia c'è la "progressiva introduzione del quoziente familiare, cioè di un sistema di tassazione che tenga conto del numero dei componenti del nucleo familiare". In un altro punto si parla di "riforma dell'Irpef" da attuare proprio con l'introduzione del quoziente familiare.

Cosa intende fare Giorgia Meloni? In un video pubblicato su Facebook la leader di Fdi aveva illustrato la misura con queste parole: "La famiglia è il nucleo essenziale della nostra Nazione, è l'unità di base del nostro vivere sociale. Per questo crediamo che anche l'ordinamento fiscale debba riconoscere il ruolo sostitutivo di ammortizzatore sociale che le famiglie esercitano e che è sempre più cruciale nella moderna società. In questa prospettiva, Fratelli d'Italia propone da sempre un radicale cambio di paradigma del sistema impositivo, perché la tassazione sul reddito tenga conto della composizione e delle caratteristiche delle famiglie, con l'introduzione a regime del cosiddetto quoziente familiare. In sostanza più è numerosa la famiglia, meno tasse si pagano".

Cos'è e come potrebbe funzionare il quoziente familiare

L'idea di base dunque sembra essere quella di far pagare l'Irpef non più su base individuale, ma appunto familiare. "Più è numerosa la famiglia, meno tasse si pagano", come ha detto Meloni. Questa è logica di fondo. Il fatto che Fdi per ora non abbia circostanziato meglio la proposta, rende però difficile capire cosa ci aspetta e quali possano essere gli eventuali effetti redistributivi. In teoria con il quoziente familiare il reddito su cui si applica l'imposta dovrebbe essere diviso per il numero dei componenti della famiglia. Esempio molto semplice: se in una coppia il marito guadagna 50mila euro e la moglie 20mila, con il quoziente familiare l'importo su cui verrà calcolata l'aliquota sarà pari a 35mila euro. Se poi la coppia ha dei figli l'aliquota da pagare scenderà ancora.

Si tratta solo di un esempio che facciamo per rendere comprensibile il meccanismo. Finché non ci saranno maggiori dettagli non potremo che rimanere nel campo delle supposizioni. In ogni caso è evidente che un sistema di questo tipo avvantaggerebbe non solo le famiglie con figli e i nuclei numerosi, ma anche le famiglie monoreddito, specie nei casi in cui uno dei coniugi ha un reddito alto e l'altro nessun reddito. Per lo stesso motivo il quoziente familiare è stato spesso accusato di essere un disincentivo al lavoro femminile. Lo sconto di aliquota risulta infatti di minore entità se entrambi i coniugi lavorano, mentre diventa più alto se a lavorare è solo uno dei due. 

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