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Giovedì, 18 Aprile 2024
Economia

Rinnovo concessione Stato-Rai: "Decoder e parabola gratis per chi non ha il segnale"

Sì al rinnovo della concessione decennale tra l'azienda di Viale Mazzini e lo Stato. "Finita l’epoca dello scempio che paghi il canone anche se non prendi il segnale. La Rai dovrà fornire parabole e decoder gratuitamente", dice il grillino Fico

Via libera della Commissione di Vigilanza al parere non vincolante sullo schema di concessione decennale tra la Rai e lo Stato: il testo è stato approvato con i voti della maggioranza e del MoVimento 5 stelle; contrario il centrodestra. 

Il capogruppo Pd e relatore del testo, Vinicio Peluffo, ha espresso "soddisfazione" per l'approvazione. 
“Sono tante le novità rispetto alla convenzione introdotte nel parere", ha spiegato Peluffo. Tra le misure,

"Il divieto per la tv pubblica di messaggi pubblicitari sul gioco d’azzardo e di ogni forma di promozione pubblicitaria possibile sui canali tematici dei bambini; l’obbligo del bilancio sociale; l’impegno per la valorizzazione di una rappresentazione non stereotipata della figura femminile e per la promozione dell’alfabetizzazione digitale e dell’innovazione tecnologica; il sostegno all’industria nazionale dell’audiovisivo e l’accesso libero e continuo via internet agli archivi storici radiofonici e televisivi che la Rai deve provvedere a digitalizzare. C’è anche una maggiore attenzione al rispetto dei principi di pluralismo, trasparenza e obiettività dell’informazione e dei programmi, per assicurare agli utenti la fondatezza delle notizie”

Parere positivo anche dal M5s. "La commissione di Vigilanza ha fatto un ottimo lavoro bipartisan sul parere per il rinnovo della concessione, accogliendo la maggior parte delle proposte del M5S. Per questo il nostro voto è favorevole”, hanno spiegato le deputate grilline Mirella Liuzzi e Dalila Nesci, definendo “bizzarro il comportamento del centrodestra che ha deciso di non votare il parere, dando meno forza allo stesso per un mero calcolo politico”. 

La Rai non potrà più trasmettere gli spot sul gioco d’azzardo in nessun canale, in nessuna fascia oraria. Questo significa contrasto alla ludopatia", ha scritto su Facebook il presidente della Vigilanza Rai, il grillino Roberto Fico. Il parere della Commissione, ha spiegato Fico, “da domani sarà disponibile sul tavolo del governo” il quale “deve tenerne conto perché questa è l’indicazione fondamentale del Parlamento e se non lo farà schiaccerà per l’ennesima volta il volere dei cittadini”. Fico ha elencato poi altri punti di "fondamentale importanza" votati dalla Commissione. 

"Finita l’epoca di un servizio ridotto per le persone con disabilità sensoriali a fronte del pagamento del canone per intero. Finalmente rispettata la convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità sensoriali che quindi potranno avere la piena fruizione anche delle dirette dei principali eventi istituzionali e sportivi. Mai più immagini stereotipate delle donne come successo di recente: promozione e valorizzazione di una rappresentazione non conformistica della figura femminile. Il servizio pubblico deve raggiungere il 100% della popolazione. Finita l’epoca dello scempio che paghi il canone anche se non prendi il segnale. La Rai dovrà fornire parabole e decoder gratuitamente. Contenuti al centro: incentivazione della produzione di documentari e film indipendenti, valorizzazione degli archivi Rai, ampliamento dell’informazione finanziaria, energetica, ambientale. Da questo momento faremo pressione al Governo tutti insieme affinché questi punti diventino realtà”

Il centrodestra ha spiegato in conferenza stampa le motivazione del no, accusando gli esponenti del MoVimento 5 stelle di essere alla ricerca di un "inciucio" con il Pd e bollando come inadeguato il testo approvato dalla commmissione. 

"Volevamo trasparenza e ci hanno detto di no su tutta la linea”, ha detto Renato Brunetta, mentre il leghista Crosio ha parlato di “una cambiale in bianco alla Rai di 20 miliardi in 10 anni che la Lega non è disposta a pagare”. “E’ un testo che non era possibile votare – ha concluso il relatore di minoranza del provvedimento Maurizio Rossi di Liguriacivica – ed è stata bocciata ogni mia richiesta di migliorare il testo, dal congelamento dei trasferimenti in caso di mancata approvazione del contratto di servizio alla creazione di due rami d’azienda, uno per la parte di servizio pubblico e uno per quella di mercato”.

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