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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Mediaset vuole Rai Way, il governo ringrazia ma dice no: "Il 51% resti pubblico"

Dopo l'opas lanciata dalla società che fa capo a Berlusconi, il governo mette l'alt, considerata "l’importanza strategica delle infrastrutture di rete". Il M5S insorge e chiama in causa l'Antitrust. Bersani su Twitter: "Ora aspetto che il Milan compri l'Inter"

La maggioranza di Rai Way deve restare in mani pubbliche. Il governo, gentile ma fermo, ha chiuso la porta in faccia a Mediaset e alla sua ambizione di acquistare le torri che trasmettono il segnale televisivo della tv di Stato.

La società di Silvio Berlusconi, attraverso la controllata Ei Towers, aveva annunciato una opas (offerta pubblica di acquisto e scambio) sul 100 per cento di Rai Way, per 4,50 euro ad azioni, portando così la valutazione della società pubblica a circa 1,22 miliardi di euro.

LA RISPOSTA DEL GOVERNO - Il governo ha ribadito: il 51 per cento di Rai Way deve restare pubblico, si tratta di una infrastruttura di evidente importanza strategica. Il Ministero dello Sviluppo Economico, a mercati già chiusi, ha diffuso una nota:

L'offerta pubblica per Rai Way conferma l'apprezzamento da parte del mercato della scelta compiuta a suo tempo dal governo di valorizzare la società delle torri Rai facendola uscire dall'immobilismo nel quale era confinata. La quotazione in Borsa si è rivelata un successo. Il governo però ricorda che, anche considerata l'importanza strategica delle infrastrutture di rete, un decreto della Presidenza del Consiglio dei ministri del 2 settembre 2014 ha stabilito di mantenere in capo a Rai una quota nel capitale non inferiore al 51 per cento.

LE REAZIONI DELLA POLITICA - L'offerta di Ei Towers ha riaperto il dibattito politico, a partire dal Movimento5Stelle. "Una risorsa pubblica messa sul mercato sta per essere fagocitata dal gruppo Mediaset", hanno tuonato i deputati M5S della commissione Trasporti, Poste e Telecomunicazioni della Camera, chiedendo un intervento deciso dell’Autorità Antitrust. "La svendita del patrimonio Rai operata con la frettolosa quotazione in borsa di Rai Way, denunciata con forza dal M5S nei mesi scorsi, conduce oggi a una prevedibile conseguenza: il principale concorrente Ei Towers di proprietà del gruppo Mediaset ha lanciato un’opa per l’acquisizione del controllo della società pubblica". Ma anche dal Pd si fanno sentire voci contrarie, come quella di Michele Anzaldi, segretario dem della Vigilanza Rai. "L’offerta di Mediaset appare poco comprensibile, il Governo è stato chiaro su Rai Way: la quotazione in Borsa è stata vincolata alla cessione di una quota non superiore al 49 per cento, il controllo delle torri del servizio pubblico resta saldamente in mano pubblica". Favorevole invece Giovanni Toti, consigliere politico di Forza Italia: "Non entro nel merito della prospettiva industriale dell’operazione, non ne conosco i termini, ma vedo con favore qualsiasi iniziativa di aggregazione nei settori delle tlc, della tv e dell’editoria; la concorrenza è a livello globale, dobbiamo confrontarci con colossi anglo-americani e asiatici e le imprese italiane soffrono di nanismo capitalistico". 

APPELLI ALL'ANTITRUST - Proprio l'Antitrust, chiamata in causa dai grillini ma anche dallo stesso Anzaldi, che ha scritto al presidente Giovanni Pitruzzella, comunica di aver ricevuto da parte della Ei Towers "la notifica preventiva dell’operazione di concentrazione consistente nell’acquisizione del controllo esclusivo di Ray Way Spa" e annuncia che l'operazione "sarà valutata entro i termini previsti dalla stessa norma, al fine di verificare se questa comporti la costituzione o il rafforzamento di una posizione dominante sul mercato nazionale, in modo da eliminare o ridurre in modo sostanziale e durevole la concorrenza'".

BERSANI SU TWITTER - Sarcastico e amaro il commento di Pier Luigi Bersani su Twitter: 

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