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Giovedì, 25 Aprile 2024
Economia

Recovery fund, accordo più vicino: cosa prevede la nuova proposta

Si parla di un compromesso a metà strada con i sussidi a fondo perduto che potrebbero passare da 500 a 450 miliardi. Dai "Paesi frugali" trapela ottimismo

Sul recovery fund l’accordo sembra più vicino. Dopo la fumata nera di ieri, la nuova proposta del presidente del Consiglio Europeo Charles Michel avrebbe messo d'accordo i leader riuniti a Bruxelles per trovare un compromesso sul Fondo per la ripresa, lo strumento messo in campo dall'Ue per arginare la crisi causata dalla pandemia.

I Paesi nordici più intransigenti, i così detti Paesi frugali, avevano chiesto tra le altre cose che i 500 miliardi di sussidi, mal digeriti per il carattere di sovvenzione a fondo perduto, diventassero al massimo 400.  La proposta di Michel sarebbe il classico compromesso a metà strada: il pacchetto complessivo del recovery fund resterebbe di 750 mld di euro, ma i trasferimenti diminuirebbero da 500 a 450 mld, mentre i prestiti aumenterebbero da 250 a 300 mld.

A margine della riunione di ieri, il premier Conte si era detto disponibile ad "entrare nella logica della revisione di qualche dettaglio, ma non ad accettare una soluzione di compromesso”. E invece l’incontro tra i capi di governo potrebbe risolversi proprio con concessioni da entrambe le parti.

Dai “Paesi frugali”” trapela ottimismo. Le "proposte" avanzate dal presidente del Consiglio Europeo Michel sulla governance dei piani nazionali di ripresa e resilienza della Recovery and Resilience Facility, cuore di Next Generation Eu, costituiscono "un passo serio nella giusta direzione", dicono fonti diplomatiche olandesi, a Bruxelles.

In fin dei conti, continuano, "si tratta di un pacchetto" e "ci sono molte altre questioni da risolvere. Se ci riusciremo, dipenderà dalle prossime 24 ore".

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