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Giovedì, 28 Marzo 2024
Economia

Reddito di avviamento al lavoro: la risposta della Lega al reddito di cittadinanza

La misura ideata dal Caroccio prevede un prestito 'ponte', nell'attesa che il beneficiario trovi un'occupazione. Costo complessivo: 11,5 miliardi di euro

Si chiama reddito di avviamento al lavoro ed è l'alternativa della Lega al reddito di cittadinanza proposto dal Movimento 5 Stelle. Una nuova misura contro la povertà che secondo Salvini dovrebbe servire da 'ponte' per le persone in difficoltà, in attesa di di trovare un posto di lavoro.

Il leader del Caroccio ne ha parlato durante la sua intervista a Domenica Live, facendo il confronto con il 'cavallo di battaglia' dei pentastellati: “Loro vogliono dare 6-700 euro a chi sta a casa, noi ridurre le tasse a chi lavora. Se uno è in difficoltà, posso dargli un prestito per aiutarlo a trovare lavoro”. L'alternativa al reddito di cittadinanza è una 'mossa' importante per due motivi: consente di avere una carta da giocare per andare incontro al programma dei 5 stelle, e allo stesso tempo è una proposta utile per 'soffiare' qualche elettore ai pentastellati in caso di un prematuro ritorno al voto.

Il reddito di avviamento al lavoro

A spiegare meglio in cosa consista il reddito di avviamento al lavoro ci ha pensato Armando Siri, neo senatore della Lega e teorico della flat tax, che ne ha parlato au microfoni di Radio Padania: “Per noi il reddito di cittadinanza non esiste, la nostra proposta funziona sostanzialmente come il prestito d’onore ed è una risposta a chi si trova in situazione di disagio. Chiaramente non si tratta di assistenzialismo. Il reddito di avviamento al lavoro che abbiamo studiato è un prestito a tasso zero: il primo anno coperto al 50% dallo Stato, il secondo anno per il 30%, il terzo totalmente a carico del cittadino”.

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Misura da 11,5 miliardi di euro

Come riportato anche sul Sole24Ore da Manuela Perrone, “il costo stimato della misura è di 11,5 miliardi complessivi: 7 il primo anno e 4,5 il secondo. Per diluire l’impatto in termini di gettito la Lega ipotizza il recupero del contributo pubblico sotto forma di credito d’imposta in 20 anni per 575 milioni l’anno”. Dopo che aver trovato il lavoro, inizia il piano di restituzione per il beneficiario della misura, che può durare al massimo 20 anni e che avviene attraverso una trattenuta sul reddito percepito. Come chiarito sempre da Siri “se si usa il beneficio integralmente per tre anni la rata sarà di circa 75 euro al mese”.

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