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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Reddito di cittadinanza: l'asse Draghi-mondo cattolico blinda il sussidio

Ci sono gesti che valgono più di mille parole. Il reddito di cittadinanza, nei piani del premier Mario Draghi, non è mai stato in dubbio. La visita, "non ufficiale", della scorsa settimana del presidente del Consiglio alla comunità di Sant'Egidio a Roma è stata "strettamente privata", tuttavia ha un notevole valore politico. Ma la Lega non molla

Ogni mossa, quando si è premier, viene radiografata. Ci sono gesti che valgono più di mille parole. Il reddito di cittadinanza, nei piani del premier Mario Draghi, non è mai stato in dubbio. La visita, "non ufficiale", della scorsa settimana del presidente del Consiglio alla comunità di Sant'Egidio a Roma è stata "strettamente privata". Al centro del colloquio con la Comunità, ufficialmente, le conseguenze sociali della pandemia e le possibili risposte per farne fronte, il sostegno alla popolazione anziana e, sul tema dell’immigrazione, il modello dei corridoi umanitari. Ma la visita ha un notevole valore politico, come racconta oggi la Stampa, alla luce del contesto in cui si è svolto e dei temi che sono stati affrontati in due ore di colloquio. Mentre mezza maggioranza chiede di cancellare il Reddito di cittadinanza (dalla Lega a Italia Viva), buona parte dell'incontro di Sant'Egidio è stato dedicato alla lotta alla povertà e alla necessità di mantenere il sussidio.

Il reddito di cittadinanza è uno strumento utile secondo Mario Draghi

Draghi continua a considerare il reddito di cittadinanza uno strumento utile e importante e lo ha più volte ribadito a leader della Lega Matteo Salvini e al ministro della Pubblica amministrazione Renato Brunetta, di Forza Italia, quando hanno detto o cercato di depotenziarlo. Una posizione che si trova in perfetto asse con la Chiesa e con Sant'Egidio: "Noi siamo favorevoli - dice Marco Impagliazzo, presidente della Comunità fondata da Andrea Riccardi e snodo di relazioni diplomatiche cruciali - A nostro avviso non è vero che chi lo percepisce poi non va a lavorare. Anche i dati americani dicono la stessa cosa su tutti coloro che hanno ricevuto sussidi". Il presidente della comunità ritiene poi che lavoro e reddito non per forza debbano essere collegati a doppio nodo: "Bisogna spingere politiche di incremento dell'occupazione, ma senza collegarle immediatamente al sussidio". Le sintonie tra Draghi e reddito di cittadinanza sono più di quante si possa pensare in prima battuta.

La Lega continua ad attaccare: il reddito di cittadinanza "è finito a mafiosi, parcheggiatori abusivi, truffatori, rapinatori, proprietari di Ferrari, di appartamenti, anche a stranieri che nemmeno vivono in Italia. L'elenco dei furbetti che usufruiscono dell`emolumento senza averne il diritto aumenta ogni giorno, grazie agli efficaci controlli della Guardia di Finanza". Parola di Laura Cavandoli, deputato della Lega e componente della commissione Finanze della Camera. "E' una misura che non ha funzionato e va rivista radicalmente - aggiunge - liberando risorse per sostenere la disabilità e ridurre la pressione fiscale. Le proposte della Lega per la manovra finanziaria si concentrano in particolare su tutto il mondo delle partite Iva e del lavoro autonomo, con la proposta di alzare il tetto della flat tax fino a 100mila euro e l`abolizione dell'Irap".

Radicalmente diverso il punto di vista del segretario nazionale di Sinistra Italiana, Nicola Fratoianni: "Vorrei un Governo che lavorasse sulla gratuità dell`istruzione, e che allarga le maglie e dà a più persone che ne hanno bisogno il reddito di cittadinanza invece di ridurlo o vincolarlo all`obbligo di accettare un lavoro purchessia, cosa che farà peggiorare ancora di più la dinamica salariale e la precarietà".

Manovra 2022: un tavolo tra i leader politici

Il centrodestra compatto dice sì alla proposta di Enrico Letta per un tavolo tra i leader dei partiti di maggioranza sulla manovra. Il fatto è che ci sono 8 miliardi da spendere e in molti chiedono di evitare che tutte le decisioni siano nelle mani di Draghi a causa della litigiosità tra i partiti stessi. Il rischio di un "Vietnam parlamentare" sulla legge di Bilancio, appena approdata in Senato, viene accolta da tutti. Ma Salvini non sembra voler cedere un millimetro sul cavallo di battaglia degli ultimi giorni: "Il partito insiste sulla modifica del reddito di cittadinanza per eliminare gli sprechi e gli abusi e destinare più risorse per taglio delle tasse". C'è un emendamento depositato in Senato a firma proprio di Matteo Salvini. Massimo Bitonci, capo del dipartimento Attività produttive della partito, parla di una "effettiva riforma del reddito di cittadinanza, con controlli preventivi".

Il taglio di 5 euro al mese sul reddito di cittadinanza

Confermata intanto la novità per il 2022: il decalage sul Reddito di Cittadinanza approvato in prima battuta dal Consiglio dei Ministri il 28 ottobre scorso è un meccanismo che prevede un taglio del sostegno di 5 euro per ciascun mese a partire dal mese successivo a quello in cui si è rifiutata un'offerta congrua di lavoro. Alla seconda offerta di lavoro declinata si perderà definitivamente l'assegno. È quanto si legge nell'ultima bozza della legge di Bilancio 2022, contenente altre misure legate al sussidio e ad una sempre più stretta correlazione con le politiche attive del lavoro.

“La ricerca attiva del lavoro è verificata presso il centro per l'impiego in presenza con frequenza almeno mensile; in caso di mancata presentazione senza comprovato giustificato motivo si applica la decadenza dal beneficio", si legge nella bozza della Manovra 2022.Inoltre, "il Patto per l'inclusione sociale prevede in ogni caso la frequenza almeno mensile in presenza presso i servizi di contrasto alla povertà al fine della verifica dei risultati raggiunti e del rispetto degli impegni assunti nell'ambito del progetto personalizzato; in caso di mancata presentazione senza comprovato giustificato motivo si applica la decadenza dal beneficio". I Patti per il lavoro e i Patti per l'inclusione sociale "prevedono necessariamente la partecipazione periodica dei beneficiari ad attività e colloqui da svolgersi in presenza". Tante piccole modifiche, perché la misura è tutt'altro che perfetta. Ma il reddito di cittadinanza è arrivato per restare.

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