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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Economia

Reddito di cittadinanza, l'Inps c'è: "No ritardi, domanda dal 6 marzo e accredito il 15 aprile"

Già realizzate le procedure informatiche che consentiranno la ricezione delle domande tra meno di 10 giorni. Critico Landini (Cgil): "Difficile che al Sud un giovane riceva tre offerte di lavoro anche perché i giovani del Sud stanno lasciando il Paese"

Ritardi per il reddito di cittadinanza? Nulla di vero, parole dell'Inps. L'Istituto nazionale della previdenza sociale assicura che non c'è e non ci sarà nessun ritardo da parte dell'Inps per quanto riguarda il reddito di cittadinanza. La precisazione arriva in relazione ad alcune notizie diffuse sugli organi di informazione.

Reddito di cittadinanza: domande dal 6 marzo 2019

"L'Inps -si legge in una nota- ritiene importante precisare che sono state già realizzate le procedure informatiche che consentiranno la ricezione delle domande dal 6 marzo e che l'Istituto sarà in grado di trasmettere a Poste il flusso degli ordinativi di accreditamento sulle carte Rdc già dal 15 aprile". L'istituto smentisce, dunque, "che vi sia alcun ritardo nella predisposizione delle procedure, che anzi si stanno ultimando in anticipo rispetto ai tempi programmati".

Reddito di cittadinanza, con 858 euro scatta l'obbligo di lavorare

Lunedì è iniziata la discussione generale sul "decreto legge reddito di cittadinanza e quota 100", nell'aula del Senato. Sono circa una trentina gli iscritti a parlare e, di conseguenza, le votazioni dovrebbero iniziare oggi. L'esame degli emendamenti dovrebbe richiedere un paio di giorni; poi il provvedimento dovrebbe passare alla Camera per la seconda lettura. L'esecutivo ha presentato un pacchetto di modifiche su cigs, privacy e riscatto dei contributi; mentre altre novità dovrebbero arrivare proprio a Montecitorio.

Sul fronte quota 100, le domande per l'accesso al pensionamento con 62 anni di età e 38 di contributi hanno toccato quota 67.738.

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Rdc, Landini: "Le tre offerte di lavoro al Sud non ci saranno"

"A noi non ci convince il fatto di mischiare la lotta alla povertà con le politiche per il lavoro". Lo dice chiaro e tondo durante il suo intervento a Napoli per l'inaugurazione della sede Flai e Nidl in via Giuseppe Pica, il Segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, parlando del reddito di cittadinanza.

"Le due cose - ha detto il neo segretario del maggiore sindacato italiano - sono diverse: pensare di combattere la povertà solo facendo proposte di lavoro, visto che tante volte si è poveri anche lavorando, non ci pare una soluzione. Le politiche attive per il lavoro necessitano di un piano di investimenti straordinario e sulle offerte di lavoro ai giovani, trovo difficile che al Sud un giovane riceva tre offerte di lavoro anche perché i giovani del Sud stanno lasciando il Paese".

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