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Giovedì, 28 Marzo 2024
La novità

Assegno unico e reddito di cittadinanza: come ricevere l'integrazione

Solo in alcuni casi serve inviare un maggior numero di informazioni, indispensabili per avere la cifra spettante fino all'ultimo centesimo: arriva il modello "Rdc-Com/Au"

Non sono mancati nei mesi scorsi gli interrogativi sull'unione di assegno unico universale (Auu) e reddito di cittadinanza (Rdc). C'erano - fino a poco fa - alcuni dettagli poco chiari che rischiavano di inficiare la corretta fruizione della misura per molte famiglie. L'Inps fa chiarezza sui criteri e le modalità di erogazione nella circolare 53/2022.

L'incrocio tra Rdc e assegno unico

Cosa si mette nero su bianco per la prima volta con la massima trasparenza? In base alle disposizioni normative l’assegno unico sembrava dovesse essere attribuito in via automatica nei confronti dei percettori di reddito di cittadinanza senza la necessità di presentazione della domanda. L'Inps spiega che in effetti è così, ma l’attribuzione di tale beneficio è subordinata (solo in alcuni casi) a un’integrazione di informazioni indispensabili per quantificare l’integrazione del reddito con l’assegno unico per i figli. Quando l’Inps non è in grado di individuare l’importo dovuto sulla base dei dati in suo possesso, spetterà al nucleo familiare percettore del reddito di cittadinanza trasmettere le informazioni richieste attraverso un apposito modello “Rdc-Com/Au”, la cui messa a disposizione a breve sul sito dell’Istituto sarà comunicata con un successivo messaggio.

In pratica a breve si potrà autocertificare la sussistenza di una o più delle seguenti condizioni previste dalla legge per il riconoscimento dell’assegno unico per ogni figlio. Si dovrà indicare ad esempio la presenza all’interno del nucleo di una delle seguenti condizioni, per ricevere gli euro in più spettanti in base alla legge: figlio maggiorenne a carico fino al compimento di 21 anni che frequenti un corso di formazione scolastica o di formazione o corso di laurea; figlio minorenne a carico non valorizzato correttamente nella Dichiarazione sostitutiva (Dsu) utile ai fini del riconoscimento del reddito di cittadinanza; madre sotto i 21 anni.

Altro chiarimento è quello che è appena arrivato sulle modalità di erogazione e decorrenza della prestazione. L’Inps ribadisce anzitutto come l’integrazione reddito/assegno unico spetti dal marzo 2022 e che l’importo sarà calcolato in base al numero di figli a carico presenti nel nucleo. Dunque l’assegno spettante per il mese di marzo sarà determinato con riferimento alla quota di reddito relativa ai figli a carico, e tuttavia liquidato solo nel mese di aprile (in linea generale c'è tempo fino a giugno per tutti gli arretrati).

Attenzione, altro chiarimento importante: per i soli accrediti riguardanti l’integrazione reddito/assegno (e solo per essi) potrà essere superato il limite di prelievo mensile previsto pari a 100 euro moltiplicato per la scala di equivalenza. Con la conseguenza che il prelievo di tali somme non potrà comunque superare il limite giornaliero di 600 euro previsto per le carte Postepay.

Dall’Inps precisano infine che se scattano revoca o decadenza dal reddito di cittadinanza, non sarà più possibile percepire l’integrazione legata all’assegno unico. In quel caso per continuare a percepire l’assegno unico per ogni figlio, si dovrà presentare apposita domanda con decorrenza successiva dalla cessazione del reddito. Non si perde un euro, mai: c'è il conguaglio a consuntivo finalizzato a riconoscere la mensilità di assegno non ricevuta.

Reddito di cittadinanza, l'importo medio è 581 euro

A marzo i nuclei beneficiari di reddito di cittadinanza (Rdc) e pensione di cittadinanza (Pdc) sono stati 1,15 milioni (1,05 milioni per il reddito e quasi 99mila per la pensione), con 2,57 milioni di persone coinvolte e un importo medio erogato a livello nazionale di 553 euro (581 euro per il reddito e 248 euro per la pensione). E' quel che emerge dai dati dell’Osservatorio sul reddito e pensione di cittadinanza resi noti ieri dall’Istituto. L’importo medio varia in base al numero dei componenti il nucleo familiare, con un minimo di 452 euro per i nuclei costituiti da una sola persona a un massimo di 731 per le famiglie con cinque componenti. La platea dei percettori è composta da 2,25 milioni di cittadini italiani, 233mila cittadini extra comunitari con permesso di soggiorno Ue e 88mila cittadini europei.

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