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Giovedì, 25 Aprile 2024
Economia

Reddito di cittadinanza, il 57% dei beneficiari non ha (ancora) firmato il patto per il lavoro

I dati di Anpal. I beneficiari che avrebbero dovuto essere chiamati dai centri per l'impiego sono oltre 875mila, solo il 43% è stato preso in carico

Solo il 43% dei beneficiari del reddito di cittadinanza considerati "occupabili" ha sottoscritto il patto per il lavoro. A comunicarlo è l’Anpal nella nota seconda nota di pubblicazioni periodiche sul rdc aggiornata al primo maggio 2020. Insomma, dopo più di anno la fase due, quella che avrebbe dovuto garantire il lavoro a disoccupati e inoccupati, stenta a decollare: quasi sei persone su dieci tenute a firmare il patto presso i centri per l’impiego non lo hanno ancora fatto.

Le motivazioni non sono note. Nella nota di Anpal viene sottolineato che a causa del lockdown da metà marzo sono state sospese "le misure di condizionalità e le convocazioni da parte dei Centri per l’impiego finalizzate alla stipula del Patto per il lavoro". Ma anche tenendo conto dei mesi di sospensione, non si può certo dire che i centri per l’impiego abbiano assolto efficacemente al compito loro assegnato.

Redito di cittadinanza, solo il 43% dei beneficiari ha sottoscritto il patto per il lavoro

Stando ai numeri di Anpal, il numero complessivo dei beneficiari del Reddito di cittadinanza presenti al 1° maggio all’interno del database dell’agenzia è di poco inferiore a 1 milione e 50mila individui. 

Tuttavia, alcuni beneficiari "sono esclusi o esonerati dall’essere soggetti al Patto per il lavoro, presi in carico e inseriti in una politica o, infine, rinviati ai servizi competenti dei Comuni per il contrasto alla povertà". 

La legge esonera infatti dall’obbligo coloro che si prendono cura di un minore con meno di tre anni o di un componente del nucleo familiare "con disabilità grave", nonché chi frequenta un corso di studi o di formazione.

Stando ai numeri di Anpal, gli individui esonerati sarebbero più di 50mila, altri 15mila sono stati rinviati ai Comuni, mentre in oltre centomila casi il patto non verrà sottoscritto per altri motivi ("rifiuto", "abbandono", "esclusione"). In sostanza, i beneficiari chiamati a sottoscrivere il patto sono più di 875mila, appartenenti a 530mila nuclei familiari. Di questi i lavoratori presi in carico dai centri per l’impiego sono 376.552 (il 43%).

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"A tale percentuale di soggetti - spiega Anpal - si aggiunge una quota molto ridotta (0,3%) di individui in tirocinio". Insomma, ci sono quasi mezzo milione di persone (per la precisione 499.335) che devono ancora essere convocate. La maggiore percentuale di soggetti presi in carico (51,4%) si registra nelle isole, mentre al Nord Ovest la percentuale si ferma addirittura al 30,9%.

Reddito di cittadinanza, il livello di istruzione dei beneficiari

Per quanto riguarda il livello di istruzione, il 71,5% dei beneficiari "occupabili" si è fermato alle scuole medie, mentre solo il 2,6% per ha frequentato l'università.
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