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Martedì, 16 Aprile 2024
Economia Italia

Clochard, troppo poveri anche per il reddito di cittadinanza

Guai a perdere casa: per chiedere il reddito di cittadinanza occorre avere una residenza, cosa che risulta difficile per i senza tetto. A Roma la Caritas censisce 8mila clochard: alcuni hanno la residenza anagrafica fittizia, un servizio attivo solo in 200 Comuni italiani

Il reddito di cittadinanza è stato annunciato come una misura per sconfiggere la povertà, ma i paletti per accedere al sussidio rischiano di escludere i più fragili, le decine di migliaia di senza fissa dimora che vivono nelle strade italiane.

Infatti chi non ha una residenza o un documento d'identità rischia di avere più di un ostacolo per accedere al reddito di cittadinanza perché l'attuale formulazione del decreto governativo all'esame del Parlamento esclude dal sussidio chi non ha almeno 10 anni di residenza in Italia, gli ultimi due dei quali continuativi.

Reddito di cittadinanza che caos: "Conviene non lavorare" 

Per chi una casa non ce l'ha più ovviamente questo può diventare un problema. Per sopperire alla necessità burocratica di una residenza ai senzatetto i servizi sociali offrono da anni la possibilità di registrarsi presso le cosiddette residenze anagrafiche fittizie, domicili virtuali per ricevere i documenti e l'eventuale corrispondenza che tuttavia sono stati attivati solo in 200 su 8mila comuni italiani. Inoltre perdendo contatto con i servizi sociali sono migliaia le persone che sono "scomparse" da questi registri andando a popolare un vero e proprio esercito di invisibili. 

Per dare una idea dei numeri dobbiamo affidarci alle stime. Il problema dei senza casa in Italia riguarda 50mila persone: solo a Roma sono 8mila, di cui 4mila italiani. 

"Dieci di loro sono già morti di freddo in strada dall'inizio dell'inverno - denuncia a Today.it Cristina Grancio, esponente di demA, il movimento politico di Luigi de Magistris. Grancio nella sua veste di consigliere comunale a Roma ha depositato una interrogazione al sindaco Virginia Raggi per formalizzare la richiesta che Roma Capitale proponga una modifica al decreto legge del Governo sul reddito di cittadinanza.

"Chi dichiara di voler cancellare la povertà invece dimentica e discrimina i più poveri".

E proprio sul tema della discriminazione Grancio sottolinea un altro grande tema che potrebbe sotterrare il decreto: "Così come è strutturato presenta aspetti discriminatori che possono prefigurare anche problemi di costituzionalità della misura".

"Bisogna quindi risolvere prima il problema della residenza per richiedere il sussidio" spiega Antonio Mumologiuslavorista che fa parte della rete di legali "Avvocato di strada". Mumolo ha sottolineato le contraddizioni della nuova normativa intervenendo ai microfoni de L'Italia s'è desta su Radio Cusano Campus.

Senza contare che chi occupa strutture abbandonate ora rischia di finire in carcere per quattro anni a causa del decreto sicurezza. "Da una parte il governo fa il reddito di cittadinanza per sconfiggere la povertà, ma dall'altra le ultime norme del decreto sicurezza sembrano invece andare contro la povertà, perché per i clochard che occupano strutture abbandonate per proteggersi dal freddo, le pene sono state raddoppiate, si rischia da 2 a 4 anni di galera”.

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