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Giovedì, 25 Aprile 2024
Lotta alla povertà

Reddito di cittadinanza, come funziona all’estero? Ipotesi puro sussidio

Reddito di cittadinanza in fase di modifica per amplificare la ricerca attiva di lavoro, ma cosa succede all’estero? È possibile far diventare il Rdc un sussidio puro slegandolo dalla ricerca di lavoro?

Il governo sta cercando di riscrivere il reddito di cittadinanza con la nuova Manovra 2022 e con una parte della maggioranza del tutto contraria al sussidio. I correttivi al Rdc sembrano concentrarsi soprattutto sul rafforzamento della ricerca di un impiego e sulla lotta alle numerose frodi che si sono registrate sinora.

Secondo il presidente della Fondazione Pd, Gianni Cuperlo, però, bisogna fare un passo indietro e guardare a cosa succede all’estero prima di intervenire con le modifiche al Rdc. Pur riconoscendo la sua valenza durante la pandemia come misura di sostegno alla povertà, Cuperlo ha affermato in un'intervista alla Stampa che “l'errore iniziale è stato sovrapporre proprio questi due piani: contrasto alla povertà e politiche attive per il lavoro. Alcuni correttivi in corso d'opera potranno aiutare, ricordiamoci però che i due terzi circa dei percettori del reddito sono materialmente inoccupabili perché minori, disabili o segnati da serie patologie”.

Visioni opposte di Cuperlo e Bonomi sui centri per l'impiego

Secondo Cuperlo per rafforzare la ricollocazione nel mondo del lavoro dei percettori del reddito di cittadinanza bisogna puntare di più sui centri per l’impiego: “a mancare da anni è una strategia seria sui centri per l'impiego, dove occupiamo un decimo degli operatori che ha la Germania. La via è investire risorse e coinvolgere i comuni in una mappa precisa del mercato del lavoro”, ha affermato l’esponente del Pd.

Di parere diametralmente opposto Carlo Bonomi, presidente di Confindustria, che proprio ieri a Piazza Pulita su La7 ha dichiarato che “i centri pubblici per l’impiego non hanno funzionato: È stato un fallimento, solo il 3% dell'outplacement (consulenza che prevede l'affidamento a un'agenzia specializzata dell'incarico di ricollocare i disoccupati in una nuova attività, n.d.r.) in Italia viene intermediato dai centri pubblici per l’impego”. Quindi, è impensabile rifinanziarli ancora con 4 miliardi di euro con la nuova legge di Bilancio.  

Secondo Bonomi nella Manovra 2022 manca una visione futura, ci sono solo “interventi spot”. In questo momento bisogna lavorare “bene” su quattro strumenti: reddito di cittadinanza, assegno unico, nuove detrazioni famiglia e incapienti, per dare una risposta a chi non ha lavoro ed è sotto la soglia di povertà, ha suggerito il presidente di Confindustria.

Come funziona all'estero Rdc. Cos'è il reddito minimo garantito

L’idea di Cuperlo di scindere in due il reddito di cittadinanza, distinguendo il sostegno alla ricollocazione dal sussidio alla povertà, sembra basarsi sull’esperienza di molte altre nazioni europee. In molti paesi Ue, infatti, al posto dell’Rdc esiste il reddito minimo garantito, ossia una prestazione sociale a favore di chi è senza reddito oppure non raggiunge la soglia di povertà.

La Germania per il contrasto alla povertà ha investito 15 miliardi di euro nel programma Arbeitslosengeld II, la cifra più alta di tutta l’Europa, pari all’1,5% del Pil, rispetto ad una media Ue che oscilla tra lo 0,3 o lo 0,5%. Lo stato tedesco ha deciso di erogare il sussidio. meglio conosciuto come Hartz IV, a tutti coloro che non hanno un reddito sufficiente per mantenersi o mantenere la propria famiglia, anche se in possesso di un lavoro. Il contributo statale si aggira sui 432 euro al mese per i single (389 euro a testa per una coppia in difficoltà economica), a fronte dei 580 euro erogati in media in Italia a nucleo familiare. A questo assegno va sommato poi il beneficio per eventuali figli a carico che va da 250 a 328 euro a figlio a seconda dell’età. In aggiunta l’Hartz IV copre l’assicurazione sanitaria e i costi dell’affitto e del riscaldamento.

Il sistema delle sanzioni funziona in questo modo: Nel caso in cui il beneficiario del sussidio rifiuti un lavoro o un corso di formazione, il contributo diminuirà del 30%, del 60% al secondo rifiuto per poi venire azzerato al terzo.

In Francia, invece, il reddito di cittadinanza si chiama Revenu de solidarité active (Rsa-socle) e viene erogato a chi ha più di 25 anni e non lavora. Si tratta di un contributo statale senza limiti temporali che va dai 565,34 euro a persona ai 1.187,21 a famiglia (una coppia con due figli), con 226,14 euro in più per ogni componente appartenente al nucleo familiare.

In Francia però c’è anche il Prime activité, un sussidio che serve per incentivare i percettori dell’Rsa-socle a cercare un lavoro. Previsto un assegno di 553,71 euro al mese se lo stipendio negli ultimi tre mesi è inferiore a 1.846,5 euro (1,5 volte il salario minimo legale, fissato per il 2021 a 1.231 euro). In tal modo anche i lavori meno pagati diventano più appetibili.

Rdc, in Europa maggiori tutele per stranieri rispetto all'Italia

Diverse dunque le misure messe in campo dagli stati europei per la lotta alla povertà, ma confronto all’Italia si osserva un maggiore coinvolgimento degli stranieri. Ad esempio, in Italia un limite per poter beneficiare del reddito di cittadinanza è la residenza sul territorio nazionale di almeno 10 anni, dato che si confronta con i 5 anni della media europea.

Proprio per tale ragione il governo Draghi sta pensando di rivedere il vincolo di cittadinanza a 5 anni per il Rdc. Quanto costerebbe allo Stato? Secondo uno studio dell’Alleanza contro la povertà, la platea dei beneficiari si allargherebbe a 98mila famiglie, per una spesa ulteriore di 600 milioni l’anno.  

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