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Giovedì, 28 Marzo 2024
Economia Palermo

Reddito di cittadinanza, furbetti a raffica: dal meccanico abusivo al pusher

A Palermo arrestato un meccanico abusivo col reddito di cittadinanza: "Rubava pure la luce". Napoli, scoperto spacciatore con reddito di cittadinanza. Centri per l'impiego, De Luca attacca: "Nessuno vuole più fare i lavori stagionali"

Reddito di cittadinanza ancora al centro dell'attenzione. Ennesimi casi di "furbetto" del reddito di cittadinanza. Stavolta la sorpresa dei carabinieri che si sono occupati del caso è stata doppia. A Palermo i carabinieri della stazione San Filippo Neri, all’interno del quartiere Zen 2, durante un servizio finalizzato al contrasto per i furti di energia elettrica, hanno arrestato un 29enne del posto. 

Reddito di cittadinanza e corrente elettrica a sbafo: arrestato meccanico

Il giovane, che gestiva un'officina meccanica, è accusato di furto aggravato ed inosservanza delle disposizioni in materia di reddito di cittadinanza. Che cosa avrebbero scoperto? I militari dell’Arma hanno accertato che il gestore dell’officina meccanica, priva di autorizzazioni di sorta, aveva illecitamente allacciato il cavo elettrico alla rete pubblica. Oltre a ciò, percepiva indebitamente il reddito di cittadinanza.

Inevitabili le conseguenze: il giovane meccanico è ora agli arresti domiciliari, in attesa del rito direttissimo. La carta acquisti è stata sottoposta a sequestro. L’autorità giudiziaria ha convalidato l’arresto e disposto l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.

Napoli, scoperto spacciatore con reddito di cittadinanza

Spacciatore con reddito di cittadinanza. E' quanto hanno scoperto i carabinieri della stazione di Boscoreale (Napoli) che hanno arrestato per spaccio un 58enne ufficialmente disoccupato e beneficiario del reddito di cittadinanza.

Lo hanno bloccato su via Brancaccio dopo che aveva ceduto a una donna una dose di marijuana del peso di 6 grammi. Poi, perquisendo la sua auto, i militari hanno scoperto che era imbottita di droga: nel vano del cruscotto, del sedile passeggero e dietro al cambio hanno trovato un chilo e 350 grammi di marijuana e 202 grammi di hashish. L'uomo è ora ai domiciliari in attesa del giudizio direttissimo

Reddito di cittadinanza e controlli: tutti i furbetti scoperti

Quotidianamente o quasi vi diamo notizia dei casi di percettori indebiti del reddito di cittadinanza che vengono smascherati. Gli episodi accertati da fine marzo ad agosto sono 185. Mancano per adesso i dati relativi a settembre ed ottobre. Solo nell’ultimo mese una quindicina di casi di furbetti del reddito di cittadinanza sono finiti sui media, ma il numero potrebbe ovviamente essere più alto. I controlli sono efficaci ma nessuno può fare miracoli. Nel suo report semestrale l’Ispettorato ammette infatti che a causa "delle limitate risorse a disposizione" nei primi sei mesi del 2019 c’è stato un calo delle ispezioni del 9% rispetto al 2018.

Rdc, De Luca: "Nessuno vuole più fare i lavori stagionali"

"Sta succedendo qualcosa di grave nei centri provinciali per l'impiego, ai quali si rivolgono quelli che hanno avuto il reddito di cittadinanza. Un conto è dare una mano alla povera gente - questo è doveroso - un altro conto è quello che sta succedendo: stanno scomparendo le disponibilità a fare lavori stagionali, negli alberghi, nei ristoranti. C'è gente che prende mille euro al mese e sta tranquilla. Si riversano, nei centri per l'impiego, bande di delinquenti. Abbiamo avuto dei tossicodipendenti che vanno a minacciare i dipendenti dei centri per l'impiego; abbiamo trovato siringhe nei bagni; abbiamo delinquenti che vanno dai commercianti con la carta del reddito di cittadinanza e pretendono di farsi dare l'equivalente in contanti. Sta succedendo l'ira di Dio: un processo di corruzione di massa. Mi auguro che il Governo abbia il senso di responsabilità di fare una verifica su quello che sta succedendo". Così il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, sul tema del lavoro e del reddito di cittadinanza, intervenendo nella consueta trasmissione televisiva del venerdì in onda su LiraTv.

Reddito di cittadinanza, Brunetta: "Tagliano servizi per salvarlo"

Ad attaccare la misura simbolo del Movimento 5 stelle c'è anche Forza Italia.  ''Ancora una volta, per salvare lo stanziamento previsto per le inutili e dannose misure della Quota 100 e del reddito di cittadinanza (figlie del governo giallo-verde Salvini-Di Maio), il Governo decide di tagliare le spese ai ministeri destinate a finanziare i servizi ai cittadini e le misure per il lavoro. Anche il Governo giallo-rosso, quindi, ha deciso di premiare chi non lavora e se ne sta a casa (i nullafacenti del reddito di cittadinanza) a spese dei lavoratori che invece continuano a pagare tasse da primato europeo, considerando anche che il taglio del cuneo fiscale tanto sbandierato dal Partito Democratico alla fine si ridurrà all'equivalente di una pizza''. Lo scrive in una nota Renato Brunetta, deputato e responsabile economico di Forza Italia.

Reddito di cittadinanza, quando decade il beneficio

La norma prevede la decadenza dal reddito di cittadinanza quando uno dei componenti il nucleo familiare:

  • non effettua la dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro;
  • non sottoscrive il Patto per il lavoro ovvero il Patto per l’inclusione sociale;
  • non partecipa, in assenza di giustificato motivo, alle iniziative di carattere formativo o di riqualificazione o ad altra iniziativa di politica attiva o di attivazione;
  • non aderisce ai progetti utili alla collettività, nel caso in cui il comune di residenza li abbia istituiti;
  • non accetta almeno una di tre offerte di lavoro congrue oppure, in caso di rinnovo, non accetta la prima offerta di lavoro congrua;
  • non comunica l’eventuale variazione della condizione occupazionale oppure effettua comunicazioni mendaci producendo un beneficio economico del Reddito di cittadinanza maggiore;
  • non presenta una DSU aggiornata in caso di variazione del nucleo familiare;
  • venga trovato, nel corso delle attività ispettive svolte dalle competenti autorità, intento a svolgere attività di lavoro dipendente, ovvero attività di lavoro autonomo o di impresa, senza averlo comunicato.

Inoltre chiunque presenti dichiarazioni o documenti falsi o attestanti cose non vere oppure ometta informazioni dovute è punito con la reclusione da due a sei anni. È prevista, invece, la reclusione da uno a tre anni nei casi in cui si ometta la comunicazione all’ente erogatore delle variazioni di reddito o patrimonio, nonché di altre informazioni dovute e rilevanti ai fini della revoca o della riduzione del beneficio: prevista la decadenza dal beneficio con efficacia retroattiva e la restituzione di quanto indebitamente percepito nel corso del tempo.

Reddito di cittadinanza, la novità sui "lavori utili" nei Comuni (occhio ai limiti)

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