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Giovedì, 28 Marzo 2024
Economia Cosenza

Reddito di cittadinanza, furbetti senza freni: tutti i nuovi "trucchi" scoperti

In Calabria la Finanza ha denunciato 41 persone che percepivano il reddito di cittadinanza in modo indebito: dal fotografo di matrimoni a chi lavorava in campagna "in nero" fino al caso di una donna che aveva un B&B. Poi c'è il trucco della "residenza di comodo"

Reddito di cittadinanza, il cerchio intorno ai furbetti si stringe sempre di più. I militari della Guardia di Finanza di Montegiordano (Cosenza) hanno denunciato 41 persone che percepivano il reddito di cittadinanza in modo indebito con vari escamotage. L'indagine delle Fiamme Gialle, condotta a largo raggio su un territorio campione di otto Comuni della provincia di Cosenza, si è sviluppata attraverso un'attenta e meticolosa attività di servizi di osservazione e controllo svolti sul territorio. La notizia trova ampio spazio oggi su tutti giornali locali.

Furbetti reddito di cittadinanza: 41 denunce a Cosenza

Molteplici e diversificati i casi scoperti dai finanzieri: dal fotografo di professione che pubblicizzava i propri servizi fotografici di matrimoni sui social network, al soggetto che lavorava in campagna "in nero" dedicandosi alla raccolta di olive. Significativo, poi, il caso di una donna percettrice del reddito che gestiva un B&B, anch'essa pubblicizzando il suo lavoro sui social network e sui vari motori di ricerca internet.

Reddito di cittadinanza col trucco della "residenza di comodo"

Più particolari e quindi anche più difficili da scoprire i casi delle "residenze di comodo", in cui le persone controllate avevano trasferito, in modo fittizio, la loro residenza per evidenziare un nucleo familiare ristretto e così ottenere un indicatore ISEE più basso per diminuire la capacità reddituale del nucleo familiare. Numerosi ancora i casi in cui le Fiamme Gialle hanno individuato indebiti percettori che continuavano silenti a percepire il sussidio, nonostante l'obbligo di comunicare all'Inps, entro 30 giorni, le variazioni del reddito o del patrimonio nonché le altre informazioni dovute e rilevanti ai fini della revoca o della riduzione del beneficio (come l'avvio di una attività lavorativa o comunque la variazione della condizione occupazionale).

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Ora sono nei guai fino al collo. I 41 indebiti percettori del beneficio economico, che in alcuni casi arrivavano a percepire anche importi sino a 900 euro mensili, sono stati quindi tutti denunciati alla Procura di Castrovillari per falsità materiale commessa dal privato e truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche. Rischiano la reclusione da due a sei anni. Contestualmente sono state immediatamente avviate le operazioni di irrogazione delle sanzioni amministrative di revoca/decadenza del beneficio ed il recupero dell'indebito, di competenza dell'Inps.

Conte: "Reddito di cittadinanza è misura di equità sociale"

Furbetti a parte, il reddito di cittadinanza resta perennemente al centro del dibattito politico.  "E' chiaro che la clausola di salvaguardia" sull'Iva "è andata a coprire misure di equità sociale, reddito di cittadinanza e quota 100. Se ci disinteressiamo delle fasce deboli è un altro discorso, ma io non mi disinteresso. In quei 23 miliardi c'erano impegni finanziari cospicui, ma anche 7 miliardi di spread". Lo ha detto il premier Giuseppe Conte, nella registrazione della puntata di 'DiMartedì' in onda ieri sera su La7.

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