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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Reddito di cittadinanza, occhio all'Isee: cosa fare per non perdere i soldi nel 2023

Cosa succede al reddito e alle altre agevolazioni? Le cose da sapere e come funziona il pagamento di gennaio

Reddito di cittadinanza, attenzione ai dettagli. Con l'Isee scaduto il 31 dicembre 2022, cosa succede al reddito e alle altre agevolazioni legate allo strumento di valutazione del reddito? Avere un Isee scaduto, infatti, potrebbe compromettere l'accesso a tali misure laddove non si provveda al rinnovo entro i termini stabiliti dalla legge. Ci sono alcune cose che è bene tenere a mente.

Reddito di cittadinanza e Isee scaduto

Per ottenere il reddito di cittadinanza il nucleo familiare deve essere in possesso di un valore Isee inferiore a 9.360 euro (in presenza di minorenni, si considera l'Isee per prestazioni rivolte ai minorenni). Sul reddito di cittadinanza, non ci sono conseguenze immediate per l'Isee scaduto, in quanto la ricarica attesa a gennaio verrà comunque effettuata sulla base di dati e informazioni contenuti nella pratica del 2022. Tuttavia il rinnovo va effettuato entro il 31 gennaio per evitare la sospensione dei pagamenti. Non bisogna dimenticare che una volta rilasciato il nuovo Isee ci sarà un ricalcolo della prestazione, in quanto l’Inps terrà conto dei nuovi dati reddituali e patrimoniali. Ne potrebbe risultare la perdita dell'assegno, laddove il nuovo reddito dovesse certificare il superamento delle soglie previste dalla normativa, o comunque una riduzione dell’importo percepito, nel caso in cui tra il 2020 e il 2021 ci sia stato un miglioramento della situazione economica del nucleo familiare. Diversamente, in caso di peggioramento, l'importo mensile potrebbe aumentare.

Avere un Isee scaduto non vuol dire che dal 1° gennaio 2023 tutte le prestazioni a esso collegate smetteranno di essere percepite, ma solo che bisognerà mettersi in moto per rinnovarlo non appena possibile. Diversamente scatteranno conseguenze differenti per mancato rinnovo della pratica, a seconda della prestazione a cui ci si riferisce. Il consiglio degli esperti è comunque di procedere al rinnovo dell'Isee entro la fine di gennaio. Serve sempre, a maggior ragione se si risulta percettori di reddito di cittadinanza.

Le novità riguardanti il sussidio introdotto dal primo governo Conte sono state ormai ufficializzate. Per gli "occupabili" il governo Meloni ha stabilito che il reddito di cittadinanza nel 2023 resta solo per 7 mensilità e decade dopo il primo rifiuto ad un’offerta anche non "congrua". Per i 18-29enni che non hanno finito la scuola dell’obbligo è subordinato alla frequenza di corsi formativi. La quota dell’assegno destinata all’affitto sarà pagata direttamente ai proprietari.

Reddito di cittadinanza: i pagamenti di gennaio

Come funziona il pagamento di gennaio sia per chi già percepisce il sostegno sia per chi invece attende la prima rata? L'accredito per chi aspetta la prima ricarica o il rinnovo della domanda potrebbe arrivare a gennaio, probabilmente intorno al 15. È probabile, considerato che il 15 è una domenica, che la data precisa sia lunedì 16 gennaio

Se già si percepisce il reddito di cittadinanza, l’accredito è atteso fra venerdì 27 e lunedì 30 gennaio. Per verificare se il pagamento è stato ricevuto si può chiamare un numero verde messo a disposizione dal governo: 800.666.888. La cifra mensile rimane la stessa dello scorso anno e, come prima, dovrà essere spesa entro il mese solare successivo a quello dell’accredito, con una parte prelevabile agli sportelli Postamat. Ci sono però dei limiti ai prelievi: massimo 100 euro al mese per i single, che salgono a 220 euro al mese per le famiglie composte da almeno 4 persone

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