rotate-mobile
Venerdì, 29 Marzo 2024

Andrea Maggiolo

Giornalista

Basta sparare a zero contro il reddito di cittadinanza

Se poco più di 500 euro al mese di reddito di cittadinanza risultano concorrenziali con moltissimi posti di lavoro temporanei, il problema non è certo il reddito di cittadinanza. O almeno, è scorretto incolpare il reddito di cittadinanza in maniera così plateale, a suon di slogan. Se mancano 350 mila addetti per la stagione turistica, la spiegazione è che "il reddito di cittadinanza è una follia", secondo Matteo Renzi. Ma Renzi non è certo il primo politico ad attaccare la misura simbolo del primo governo Conte, e non sarà l'ultimo a farlo nella lunghissima campagna elettorale che dall'estate porterà alle elezioni politiche 2023.

redd-4

Una semplificazione assurda. Siamo stati tra i primi, lo scorso anno, a raccontare le distorsioni del mercato del lavoro. E lo abbiamo fatto all'inizio dell'estate 2021, quando l'argomento non era un trend come ora.

"Sì, bar e ristoranti faticano a trovare personale. No, non è tutta colpa del reddito di cittadinanza", titolavamo.

L'elevata precarizzazione del lavoro presenta una miriade di problemi concreti e sfaccettature, perché - come ci avevano raccontato molti ristoratori - ci sono più ostacoli che si intersecano: c'è la paga oraria considerata da molti giovani non adeguata, c'è chi preferirebbe poter lavorare in nero per non perdere il reddito di cittadinanza, c'è la "giungla" di un settore in cui purtroppo alcuni ristoranti hanno lavoratori in regola per meno ore di quelle effettivamente lavorate (è un segreto di Pulcinella). Chi paga gli straordinari agli stagionali? Pochi. C'è poi chi potrebbe anche tranquillamente accettare le condizioni di lavoro proposte (paga e orario) e sarebbe pronto a raggiungere la sede di lavoro stagionale da altre città o anche dall'estero, ma con i soldi che vengono offerti non può permettersi una stanza in affitto (e coi prezzi alle stelle delle sistemazioni in alta stagione nell'Italia del 2022, il problema diventa insormontabile).

In base alle norme in vigore, se il percettore dell’ammortizzatore dovesse trovare lavoro potrebbe perdere o subire una riduzione del reddito di cittadinanza. Chi percepisce 600, finanche 700 euro al mese, non vede il motivo di lavorare a tempo pieno con regolare contratto (a tempo) per la stessa cifra. Non accettare lavori senza possibilità di crescita, precari, nel turismo e nella ristorazione, a meno di 600 euro al mese è giusto. Doveroso. E' "da paese civile" il fatto che sempre meno persone si trovino "spalle al muro" costretti "per campare" ad accettare qualsiasi offerta di lavoro. Il reddito di cittadinanza è percepito da 1,05 milioni di nuclei familiari con un importo medio di 580 euro circa.

Se per l'Italia l'importanza del turismo basato sugli stipendi "da fame" è così grande, c'è un problema che non riguarda certo i percettori del reddito di cittadinanza. La follia, per tornare al termine usato da Renzi, non è il reddito di cittadinanza. Bensì, è che vengano sfruttati i lavoratori. Il reddito di cittadinanza è in primis una misura contro la povertà, ma di fatto sta facendo anche da argine allo sfruttamento sul lavoro. E non c'è nulla di male. 

Parliamo d'altro, piuttosto. Ad esempio, quanto dovrebbe essere il salario decente per uno stagionale che lavora per mesi senza giornate di riposo e con turni estenuanti? Chediamolo a deputati e senatori. Ne sentiremmo delle belle, e capiremmo lo scollamento dalla realtà di molti di coloro che parlano ogni giorno del reddito di cittadinanza. Siamo seri. La "follia" è avere salari talmente bassi per cui una misura di contrasto alla povertà, un sussidio da 550-580 euro al mese, diventa un disincentivo al lavoro. Anche per questo il salario minimo è un'urgenza. Magari l'estate "senza stagionali" sarà la molla che porterà a un confronto vero sul tema. In quest'ottica, la proposta di un tavolo permanente con le parti sociali, avanzata dal ministro del Lavoro, Andrea Orlando, è una buona notizia.

L'accenno al "decreto flussi" del tweet di Renzi merita un ulteriore commento. Bisognerebbe togliere il reddito di cittadinanza per affamare la gente e spingerla ad accettare lavori che altrimenti avrebbero come migliori candidati i migranti? Sicuramente nemmeno l'ex leader del Pd lo pensa. A dimostrazione del fatto che Twitter non è un buon posto per discutere di temi così sfaccettati come il sussidio voluto dal M5s.

Si parla di

Basta sparare a zero contro il reddito di cittadinanza

Today è in caricamento